Ottenere la De.Co., ovvero la Denominazione Comunale, significa entrare a far parte di una rete di enti, produttori, organizzazioni e imprese che sono riconosciute come fortemente identitarie della città di Bologna e contribuiscono a salvaguardare le tradizioni e le culture locali. Insomma, accanto ai prodotti di pregio agro che rappresentano un prezioso patrimonio enogastronomico e culturale del nostro territorio bolognese, quindi tortellini, ragù, tagliatelle o balanzoni, per citarne alcuni, ecco spuntare il carciofo violetto di San Luca, la cui coltivazione nei terreni argillosi della collina bolognese, “dona all’ecotipo un sapore fresco, erbaceo con note che tendono alla radice di liquirizia”. Carciofo violetto, questo conosciuto in parte, si può dire. Nel senso che per molti è uno sconosciuto, per altri, una piacevole realtà. Oggi, nel nostro podcast Il Resto di Bologna, raccontiamo un po' di curiosità su questo vegetale bolognesissimo che dal 2018 è promosso dall'associazione Carciofo Violetto di San Luca Etse che a maggio viene celebrato in una festa.
Il Resto di BolognaIl carciofo violetto di San Luca