Negli ultimi anni è diventato un tema molto dibattuto: qual è il posto giusto per le atlete e gli atleti transgender nelle competizioni ufficiali? Da una parte i diritti civili, dall’altra le considerazioni sullo sviluppo fisico differente. Il caso di Caster Semenya ha portato ad una decisione di carattere scientifico, oggi per poter gareggiare nelle categorie femminili le atlete devono avere un livello massimo di testosterone. Nei decenni precedenti alcune campionesse dell’est dell’Europa sono state sottoposte loro malgrado alla somministrazione di sostanze che in alcuni casi hanno alterato l’equilibrio ormonale. Ma le accuse di avere tratto vantaggi da un corpo troppo androgino non sono una novità del terzo millennio.
Giochi di paroleGiochi di Parole, puntata 16: la battaglia dei sessi