Smartphone, assistenti vocali, computer, lavagne multimediali, dispositivi tecnologici di vario genere: l’intelligenza artificiale fa già parte della nostra vita quotidiana. E può diventare uno strumento di inclusione, se correttamente istruita. Dobbiamo insegnare all’IA come a una studentessa, in modo equo, privo di stereotipi o pregiudizi.
L’IA va a scuola per diventare un facilitatore di accessibilità ai luoghi dell’istruzione per tutti e tutte: il tema della seconda puntata del podcast di Luce News per ENI “A.I. e inclusione: riflessioni su diversità e innovazione” è proprio quello dell’inclusione scolastica attraverso le tecnologie. Come garantire l’accesso a scuola a chi vive in contesti difficili o in condizioni di deficit di qualsiasi tipo?
AI e Inclusione scolastica
La scuola deve garantire inclusione e deve offrire strumenti culturali per tutti. Estendere la possibilità di accesso alla formazione anche a studenti e studentesse con diverse esigenze oggi è possibile e soprattutto urgente, ed è qui che entrano in gioco le tecnologie guidate dall’AI.
Per esempio adattando contenuti e metodi di insegnamento alle necessità individuali, grazie a software di apprendimento adattivo capaci di identificare le aree di difficoltà di uno studente che forniscono esercizi mirati per superarle. Oppure con assistenti vocali e app di traduzione istantanea che aiutano persone con difficoltà linguistiche o uditive a partecipare pienamente alle lezioni. Inoltre, sistemi di lettura automatica dei testi permettono agli studenti ipovedenti di accedere ai materiali didattici.
L’ospite della seconda puntata del podcast “A.I. e inclusione”, disponibile da giovedì 24 ottobre, è Chiara Panciroli, professoressa ordinaria al Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Bologna e responsabile scientifica dell’Unità AI and Education al centro interdipartimentale di ricerca Alma for human-centered artificial intelligence. A lei il compito di illustrare come le soluzioni tecnologiche possano promuovere un ambiente inclusivo, dove ogni alunno ha l’opportunità di esprimere il proprio potenziale.