Giovedì 19 Dicembre 2024

’Where is my mind?’ dei Pixies. Il brano iconico del film Fight Club

Il brano "Where is my mind?" dei Pixies, iconico e ispirato da un'immersione nei Caraibi, diventa colonna sonora di film come Fight Club, rimanendo una gemma della musica alternativa.

Il brano "Where is my mind?" dei Pixies, iconico e ispirato da un'immersione nei Caraibi, diventa colonna sonora di film come Fight Club, rimanendo una gemma della musica alternativa.

Il brano "Where is my mind?" dei Pixies, iconico e ispirato da un'immersione nei Caraibi, diventa colonna sonora di film come Fight Club, rimanendo una gemma della musica alternativa.

Ooooooh. Con i tuoi piedi in aria. E la tua testa a terra. Provi questo trucco e lo fai girare. La tua testa si schianterà. E, non c’è niente al suo interno. E tu chiederai a te stesso. Dov’è la mia mente? Straordinario nell’acqua. Guardalo nuotare. Stavo nuotando nei Caraibi, gli animali si nascondevano dietro le rocce, eccetto il pesciolino, ma loro mi hanno detto: lui giura che sta cercando di parlare a me. Dov’è la mia mente? Straordinario nell’acqua. Guardalo nuotare. Brano iconico e ipnotico ’Where is my mind?’ è la gemma più preziosa di ’Surfer Rosa’, l’album in studio di debutto dei Pixies, che vanta la produzione di Steve Albini e uscì nel 1988 per la casa discografica indipendente inglese 4AD. A rendere ancora più iconico il brano fu la sua utilizzazione come colonna sonora nell’ultima scena e nei titoli di coda del film Fight Club del 1999, diretto da David Fincher e ispirato sull’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk. Ma, il pezzo è stato usato anche in molti altri film. La canzone ha una sua vocazione subacquea, visto che Black Francis, voce e chitarra del gruppo di Boston, per scriverla pare si sia ispirato a una sua immersione nei Caraibi, durante la quale ricorda di essere stato inseguito da un piccolo pesce. Sembra echeggiare lo snorkelling anche la frase "Con i tuoi piedi in aria e la tua testa a terra" Ma, il riff, l’urlo riverberato "Where is my mind?" fa anche pensare ad altro: a un mondo che si sdoppia per fissare il suo stesso vuoto di contenuti.