Sabato 27 Luglio 2024

Voto fuorisede. Grande attesa quasi delusa

È proprio vero che l’Italia in materia elettorale si è adeguata all’Ue?

Voto fuorisede. Grande attesa quasi delusa

Voto fuorisede. Grande attesa quasi delusa

A cura di Emma Lo Conte

Le elezioni europee si stanno avvicinando e quest’anno per la prima volta anche in Italia gli studenti fuori sede potranno esercitare il loro diritto di voto. Sì, per la prima volta, perché fino a queste elezioni il nostro Paese - insieme a Malta e Cipro - era l’unico all’interno dell’UE a non permettere ai ragazzi domiciliati lontani dalla propria residenza di votare nella città in cui vivono e studiano. Ma ci siamo riusciti, per la prima volta è stato possibile per tutti gli universitari fuori sede iscriversi al voto. I risultati?

Purtroppo non quelli che ci aspettavamo: SOLO IL 4% DEGLI STUDENTI HA FATTO RICHIESTA. UNA “SPERIMENTAZIONE” MAL RIUSCITA, SI POTREBBE DIRE. Eppure, crediamo siano tre i motivi chiave per i quali il risultato non è stato quello desiderato per tutti questi mesi. In primis, l’iter di registrazione. Difficile, complicato, eccessivamente burocratizzato. In secondo luogo, la sua sponsorizzazione e diffusione. Noi, così come altre realtà e media che si sono sempre occupati della causa, abbiamo promosso più che mai questa possibilità, eppure sembrava che nessuno - neppure i fuori sede stessi, che per mesi ci avevano scritto lamentandosi della mancanza del loro diritto - sapesse di questo nuovo traguardo. E, in ultimo, il tempismo: cosa sarebbe accaduto se questa possibilità fosse stata concessa in occasione delle scorse elezioni politiche, e non per queste europee?