Venerdì 4 Ottobre 2024

Strade intelligenti, Italia in prima linea

Il progetto di Anas doterà la rete stradale di un ’sistema nervoso’ grazie all’intelligenza artificiale

Strade intelligenti, Italia in prima linea

Strade intelligenti, Italia in prima linea

Le strade fatte di asfalto che restano ferme mentre auto, moto e tir ci corrono sopra. Forse una volta, ora non più. La buona notizia è che in Italia il programma Smart Road per lo sviluppo delle strade ’intelligenti’ viene concepito in anticipo rispetto al resto d’Europa. L’obiettivo è dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in continuo sviluppo e al passo con le nuove sfide: alimentazione elettrica, guida assistita, fino ai veicoli a guida autonoma. Assorbire l’innovazione tecnologica e le sue applicazioni in ambito mobilità, per Anas significa dare vita al progetto Anas Smart Road, tecnologia per lo sviluppo della Smart Mobility, propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.

Il progetto, orientato al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico, è basato su una piattaforma digitale strutturata che si articola sulla rete come una sorta di ‘sistema nervoso’, che funziona grazie a una serie di tecnologie avanzate, come IoT (Internet of Things), intelligenza artificiale e big data. E per il rilevamento di anomalie e del traffico lungo l’intera rete stradale, saranno anche dislocati dei sensori avanzati. Quanto costeranno le strade del futuro? L’investimento complessivo del progetto Anas Smart Road è di circa 1 miliardo di euro. Una prima fase sperimentale è già stata avviata, da nord a sud, anche grazie a contributi europei nell’ambito del Programma Operativo Pon Infrastrutture e Reti 2014-2020 e del Connecting Europe Facility per le reti Trans Europee Ten-T 2014-2020. Ad oggi, il primo step riguarda alcuni dei più importanti snodi strategici del Paese, come la Statale 51 ’di Alemagna’ in Veneto; le autostrade A90 (’Grande Raccordo Anulare di Roma’) e A91 (’Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino’) nel Lazio; l’Itinerario E45-E55 (’Orte-Mestre’), che attraversa Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto; l’A2 (’Autostrada del Mediterraneo’), ossia la Salerno-Reggio Calabria; la tangenziale di Catania e l’A19 (’Autostrada Palermo-Catania’) in Sicilia. L’intero programma mira, entro il 2032, alla trasformazione digitale della rete per ben 6.700 chilometri.

Anas Smart Road sarà anche una rete di strade sostenibili, essendo progettata per ospitare le infrastrutture che la abiliteranno alla mobilità elettrica. E sono anche previste le Green Island Anas, aree in cui verrà distribuita energia pulita garantendo l’ecosostenibilità, in cui saranno disponibili stazioni di ricarica veicoli, e sistemi di ricarica per droni che agevoleranno il monitoraggio continuo anche a fini della sicurezza.

Nel suo insieme, il piano Smart Mobility Anas vuole realizzare una mobilità a misura d’utente, ad alto contenuto tecnologico e a basso impatto ambientale. Sono quattro gli obiettivi principali del progetto, a cominciare dal controllo del traffico, attraverso la sua rilevazione e previsione, gestendo la segnaletica dinamica. C’è poi il miglioramento della sicurezza stradale, attraverso l’informazione agli utenti, la prevenzione dei comportamenti scorretti, e la sicurezza preventiva cooperativa. Terzo obiettivo la gestione della mobilità, attraverso la gestione della domanda, delle infrastrutture ausiliarie e degli eventi imprevisti e speciali. Infine il controllo dello stato delle diverse componenti delle infrastrutture stradali. In pratica, grazie all’utilizzo di dispositivi di ultima generazione e ai sistemi di connettività, sarà possibile intervenire tempestivamente sulla rete per ripristinare gli adeguati livelli di servizio e monitorare continuamente, ad esempio, lo stato di ponti e viadotti, delle gallerie, e il passaggio di merci pericolose.

a cura di Maurizio Costanzo