Sono intorno a noi,
in mezzo a noi.
In molti casi siamo
noi a far promesse.
Senza mantenerle
mai se non per calcolo.
Il fine è solo l’utile,
il mezzo ogni possibile.
La posta in gioco
è massima, l’imperativo
è vincere.
E non far partecipare
nessun altro.
Nella logica del gioco
la sola regola è esser scaltro.
Niente scrupoli o rispetto
verso i propri simili
Oggi la trap, il rap sono forse i sound, i modi di fare musica più popolari, ma c’è chi già nel 1997 iniziava a sperimentare in Italia la cultura hip hop. È il caso di Frankie hi-nrg mc – pseudonimo di Francesco Di Gesù – che, con ’Quelli che benpensano’, dell’album ’La morte dei miracoli’, fece breccia nell’immaginario delle nuove generazioni. Il pezzo del rapper e produttore discografico, che già ai tempi strigliava il comportamento degli arrampicatori sociali, oggi potrebbe essere rivolto a chi premia la competizione in cui gli ultimi continueranno a essere gli ultimi se i primi sono irraggiungibili e irride quelli che sono intorno a me, ma non parlano con me, sono come me, ma si sentono meglio. Uno sberleffo a una società ingrata e a chi oggi ancora pensa che il rap parli solo di sciocchezze. Di origini siciliane, nato a Torino e cresciuto tra Caserta e Città di Castello, Frankie hi-nrg mc è attivo fin dagli albori del movimento hip hop italiano dei primi anni novanta, con il quale ha affrontato prevalentemente tematiche riguardanti la politica e la società.