C’è qualcosa nel modo in cui si muove che mi attira come non è mai accaduto prima con altre ragazze, c’è qualcosa nel modo in cui mi corteggia. Non voglio lasciarla ora, tu sai che io credo in lei ora. Da qualche parte, nel suo sorriso, lei sa che io non ho bisogno di nessun’altra amante. C’è qualcosa nel suo stile che mi rivela. Non voglio lasciarla ora. tu sai che io credo in lei ora. Mi stai chiedendo se il mio amore crescerà. Non lo so, non lo so, tu non ti muovi ora e questo non può che dimostrare che io non lo so, non lo so.
John Lennon la considerava la canzone più bella dell’album, Paul McCartney pensava che fosse il miglior pezzo scritto da George Harrison, Frank Sinatra la citò negli anni Ottanta come la migliore canzone d’amore degli ultimi cinquant’anni. Stiamo parlando di ’Something’, il brano del 1969 che i Beatles pubblicarono nel loro undicesimo disco in studio, il celebratissimo ’Abbey Road’, quello che vede in copertina (una delle più celebri e citate cover della storia del pop) i Fab Four traversare sulle strisce in fila indiana la strada omonima, nel borgo di Camden a Londra. Pare che George Harrison sabbia scritto questo brano (che fu l’unico a sua firma a raggiungere il numero uno in America) dedicandolo all’affascinante modella britannica Pattie Boyd, la sua prima moglie, che compare anche nel video clip del pezzo, ma Harrison smentì la cosa. Poco importa, visto che si tratta di un’avvolgente e sofisticata canzone d’amore che ha fatto storia.