NNon ha risposto MariaCeleste al whatsapp di AndreaX. E lui dopo un’ora, un’intera ora, se n’è andato. Incazzato. Un pugno nello stomaco. Su da lei c’è qualcuno. Ne è sicuro. "Marilù sarà in casa o l’ha sbolognata alla nonna per fare i c*** suoi? Ce l’ho una mezza idea di chi sta con lei. Quello stronzo senza un solo tatuaggio. A Nuvoletta piacciono i miei tatuaggi, le piacciono! Me lo diceva sempre quando eravamo avvinghiati e tutti ci hanno visti come ci avvinghiavamo! Me li toccava i tatuaggi, li contava e per ognuno s’inventava una storia stupida!". Vabbè, ma MariaCeleste, in questo lasso di tempo che lui è stato giù, cosa ha fatto? "Non gli rispondo. Come si permette di venire sotto casa e scrivermi di aprirgli. Mi sento spiata. Lasciamo perdere. Mi dicevi? Vogliamo partire sabato per il lago? Dobbiamo farlo con discrezione, però, ed invitare qualcuno con noi altrimenti la stampa ci distrugge".
MariaCeleste è proprio con quel soggetto atatuato. L’opposto di Orsetto. Un levriero di famiglia fiorentina allocata in uno dei migliori salotti milanesi. Un giovane uomo che non chiede, che non desidera, che gira il capo a non più di trenta gradi e lo fa solo per controllare che intorno a lui tutto sia alla sua altezza. Immaginate, se AndreaX abbia capito davvero che per colpa di questo soggetto lei non gli ha risposto come rientrerà a casa? Infatti non rientra. Nell’enorme Suv ora diventato una carrarmato assordante di dolore, svuotato di ogni speranza, Orsetto affronta la notte e le strade della sua città, minate dai ricordi. Oltrepassa la frontiera urbana. Si dirige verso la cosiddetta cintura. Si sente un invisibile e va verso l’invisibile. Strade brutte, alberi sparuti, immigrati a piedi. Auto. Aree di servizio. Sale bingo. E ancora auto. Perché l’ultima volta Nuvoletta gli aveva fatto intendere di voler riprendersi lui e riscrivere la favola? Le donne non sanno uccidere con freddezza.
(3 - continua)