La cultura, ce lo insegnano i padri antichi, è il cibo dell’anima. E lo è perché "capace di trasformare il nostro sguardo sul mondo, infondendo bellezza e sensibilità". E a dirlo non è una persona qualunque, ma chi il mondo del food lo conosce bene: Gian Luca Rana, amministratore delegato del Pastificio Rana, gigante globale della pasta fresca, presente in 70 paesi. Così per promuovere l’arte (e la cultura appunto) l’azienda veronese ha rinnovato a grande richiesta un’iniziativa avviata per la prima volta tre anni fa in sinergia con Palazzo Maffei Casa Museo di Verona: da quest’anno 8mila studenti di scuole di ogni ordine e grado avranno l’opportunità di entrare gratuitamente nel museo veronese, con visite guidate e laboratori inclusi. In questo modo, i giovani visitatori avranno la possibilità di far convergere lo studio in classe con l’esperienza diretta delle opere.
Palazzo Maffei è un punto di riferimento per gli amanti dell’arte: nelle sue stanze recentemente restaurate sono esposte oltre 650 opere, testimoni di ben 4mila anni di storia. Sono presenti capisaldi dell’arte antica e moderna che vengono raccontati sui libri di scuola - come Mantegna, Veronese, Canova e Boldini - e artisti che hanno rivoluzionato l’arte del Novecento, come Picasso, Magritte e Kandinsky. Grazie all’iniziativa, lanciata nel 2022, il museo ha già garantito l’accesso a oltre 12mila visitatori e con i nuovi ingressi previsti per il 2025, si raggiungerà la cifra record di 20mila presenze. Le richieste di accesso al museo sono cresciute in modo significativo nell’ultimo periodo, attirando non solo visitatori italiani, ma anche scuole e appassionati da Francia, Germania e Stati Uniti.
"L’arte ha un potere maieutico e trasformativo ad ogni età, soprattutto durante gli anni della formazione – ha commentato Gian Luca Rana –. Vedere un numero così elevato di studenti aderire alla nostra iniziativa è la conferma della mia speranza di rendere l’arte sempre più accessibile a tantissimi altri giovani". La direttrice del museo, Vanessa Carlon ci ricorda l’importanza di integrare l’arte nella vita, in quanto strumento in grado di "offrire ai giovani nuovi sguardi e visioni, educando alla bellezza, permettendo di cogliere sentimenti, drammi ed emozioni che gli artisti ci hanno consegnato".
a cura di Sofia Spagnoli