È una strage silenziosa quella che si verifica ogni giorno sulle strade di tutto il mondo. L’asfalto sembra essere un campo di battaglia e i numeri sono quelli di una vera e propria guerra: le cifre ufficiali dei morti per incidenti stradali, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, parlano di 1,2 milioni di vittime ogni anno. E come se non bastasse, ben 50 milioni di persone subiscono ferite o disabilità permanenti. Nel 90% dei casi le cause sono la velocità, le strade desuete, i comportamenti azzardati alla guida. E in Italia non va meglio: secondo i dati Aci-Istat, nel 2023 sono stati oltre 3mila i decessi, per una media di 456 incidenti e 8,3 morti ogni giorno. Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori in valori assoluti di decessi sulle strade. Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51), anno prima della pandemia di Covid-19. Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) sono, invece, le province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero di vittime.
Se ogni giorno sulle nostre strade si combatte una guerra, occorre fare di tutto per invertire questa tendenza. L’indicazione che arriva dal Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2024 parla chiaro: occorre garantire spazi di circolazione più sicuri e adottare un approccio integrato alla mobilità, che combini tecnologia, progettazione stradale e responsabilità individuale. L’obiettivo finale è quello di avere una strada autoesplicativa, in grado di ridurre al minimo il rischio di incidenti, promuovendo un comportamento responsabile tra tutti gli utenti della strada.
Il rapporto evidenzia l’importanza di progettare spazi stradali sicuri, e sottolinea l’importanza dell’uso di tecnologie avanzate come 5G e Intelligenza Artificiale ai fini della sicurezza e dei limiti di velocità. In particolare le zone a 30 km/h risultano tra le misure infrastrutturali più significative: diversi studi mostrano infatti che una riduzione anche di 1 km/h nella velocità media potrebbe salvare 2.100 vite all’anno. Dunque, la sicurezza stradale del futuro sarà migliorata dall’interazione tra tecnologie avanzate e infrastrutture intelligenti. 5G e Intelligenza artificiale consentiranno ai veicoli di scambiare dati in tempo reale con le infrastrutture, migliorando la sicurezza stradale, ottimizzando i flussi di traffico e riducendo le emissioni. L’IA potrà anche identificare situazioni di rischio e intervenire, ad esempio, attivando frenate d’emergenza.
Tuttavia, come è stato evidenziato, occorre sviluppare politiche pubbliche per garantire trasparenza, protezione dei dati e sicurezza. Quanto agli interventi e alle misure legislative, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha programmato investimenti significativi nel settore della sicurezza stradale, con 200 miliardi di euro previsti per il decennio 2023-2032. Questo piano include oltre 1.350 cantieri per la manutenzione delle strade e nuove opere. Inoltre, il disegno di legge in corso di approvazione prevede misure più severe contro chi guida in stato di ebbrezza e il rafforzamento dei controlli sui limiti di velocità. Come hanno evidenziato anche i precedenti rapporti Dekra sulla sicurezza stradale, non va però dimenticata una condizione essenziale: per evitare situazioni di pericolo, restano imprescindibili un comportamento responsabile, la corretta valutazione delle proprie capacità e un’elevata accettazione delle regole da parte di tutti coloro che sono al volante.
a cura di Maurizio Costanzo