Giovedì 26 Dicembre 2024

Portare avanti gli studi. Nonostante la dislessia

E’ nato un software per superare i disturbi dell’apprendimento ’in-linea’. Rende accessibili i percorsi di formazione continua

Portare avanti gli studi. Nonostante la dislessia

Le nuove generazioni lo sanno bene. Tradizionalmente si è abituati a pensare a percorsi di formazione che partono con la scuola e culminano con l’università, ma in un mondo in continua evoluzione, in cui sono richieste sempre più competenze, questa idea è ormai desueta e la formazione non ha più una data di fine. "Il mercato del lavoro oggi richiede studio e aggiornamenti continui: da qui deriva il concetto di lifelong learning, la formazione continua su cui noi lavoriamo costantemente" spiega Fabrizio Gallante, ceo di Enzima12. In un mondo in cui le aziende sono in continua evoluzione, è essenziale garantire che il trasferimento di conoscenze avvenga in modo efficace e soprattutto inclusivo.

Trasformare percorsi formativi digitali rendendoli maggiormente inclusivi per le persone con dislessia e, più in generale, Dsa, è l’idea vincente dietro al progetto ’In-Linea’, un programma finalizzato all’apprendimento che consente di rielaborare i contenuti formativi e renderli più accessibili a tutti. Una proposta brillante e innovativa, ideata dal giovanissimo team di ragazzi tra i 22 e i 23 anni composto da Gaia Leuzzi, Beatrice Lai, FIlippo Murgia, e Anna Romanini, che ha risposto alla sfida dell’inclusività con il progetto ’In-Linea’, selezionato da Enzima12 nel primo primo hackathon (evento che riunisce esperti in informatica) in Italia sulla formazione continua.

I giovani partecipanti all’hackathon hanno presentato 10 progetti innovativi per rispondere alle attuali sfide della formazione continua: nuove idee relative alle sfide lanciate e a una loro possibile soluzione. Tra queste, ad esempio, spiccano ’LiteAI’, un gioco educativo per bambini AI-integrated per il self-learning fin dalla tenera età; ’Bridgeability’, una piattaforma HR per categorie protette che connette i talenti alle opportunità professionali e corsi di formazione accessibili; ’Ability Hikers’, competenze da portare all’interno di contesti organizzativi per vivere esperienze formative potenzianti ed evolutive.

A cura di Maurizio Costanzo