Mercoledì 22 Gennaio 2025

Padova è la città italiana in cui si va più in bici

IL PODIO DELLA 14ESIMA EDIZIONE DEL“GIRETTO D’ITALIA” VEDE PIACENZA AL SECONDO POSTO E BOLZANO AL TERZO

IL PODIO DELLA 14ESIMA EDIZIONE DEL“GIRETTO D’ITALIA” VEDE PIACENZA AL SECONDO POSTO E BOLZANO AL TERZO

IL PODIO DELLA 14ESIMA EDIZIONE DEL“GIRETTO D’ITALIA” VEDE PIACENZA AL SECONDO POSTO E BOLZANO AL TERZO

Da quattordici anni il Giretto d’Italia scatta un’istantanea delle abitudini di spostamento legate alla mobilità attiva nei capoluoghi del Paese, cercando di comprendere come varia il modal share degli italiani in ambito urbano. I risultati quest’anno parlano chiaro: è Padova la città italiana dove si va più in bicicletta, seguita da Piacenza al secondo posto e da Bolzano al terzo. Questo dunque il podio dell’iniziativa di Legambiente che premia i Comuni e le aziende più impegnati sulla mobilità sostenibile. La 14esima edizione del Giretto si è svolta durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile e ha visto la partecipazione di 22 comuni sopra i 15 mila abitanti e 17 aziende. Legambiente ha installato 154 checkpoint per il calcolo degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. In totale, sono stati registrati oltre 39mila passaggi con biciclette e monopattini elettrici.

La classifica finale dei passaggi vede in testa Padova (7251 passaggi), quindi Piacenza (5046), Bolzano (3227), Ravenna (3048), Monza (2857), Torino (2548), Faenza (2360), Pesaro (2258), Trento (1881), Fano (1651), Carpi (1073), Bologna (887), Pavia (802), Chiavari (593), Udine (442), Collegno (435), Firenze (389), Roma (343), Jesi (246), Milano (158), Rivoli (93), Alessandria (67).

Fra le aziende, al primo posto si è classificata la milanese Tecne Spa del Gruppo Autostrade per l’Italia, al secondo l’Azienda Ulss 6 Euganea della provincia di Padova e al terzo la torinese Synesthesia srl Sb. Con 12 aziende partecipanti, Padova si distingue anche per il più alto numero di realtà aziendali che hanno colto la sfida del Giretto. L’Emilia-Romagna (quattro comuni e due aziende), la Lombardia e il Piemonte, ciascuna con quattro comuni e un’azienda, sono le regioni italiane che hanno maggiormente contribuito. Dopo Piacenza (4,89%), è Faenza (Ravenna) il comune che si piazza al secondo posto tra le città con il più alto numero di spostamenti sostenibili in rapporto alla popolazione residente (4,01%). Seguito da Padova (3,50%), che si distingue per aver prediletto più di tutti la bicicletta (6787 passaggi in bici), mentre Bolzano, con 1022 passaggi, i mezzi di micromobilità elettrica.

"Lo sviluppo della mobilità sostenibile in Italia è rallentato dallo squilibrio tra gli obiettivi ambientali e sociali che vorrebbero le nostre città caratterizzate da spostamenti a basso impatto, rapidi ed economici per tutti – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente –. Ciò che emerge dai risultati del Giretto d’Italia 2024 è che bisogna ripensare anche alla mobilita aziendale partendo dal potenziamento del lavoro da remoto per decongestionare il traffico e alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale e dalla promozione di convenzioni tra aziende e società di sharing mobility". Secondo Zampetti, le politiche nazionali e locali avranno un ruolo decisivo, con particolare attenzione al nuovo Codice della Strada e agli investimenti futuri.

Per Roberto Scacchi, responsabile nazionale mobilità di Legambiente, la chiave per rendere strutturale la mobilità attiva è un cambiamento culturale e investimenti in trasporto pubblico e infrastrutture ciclabili, fondamentali per una maggiore qualità della vita urbana e per ridurre l’inquinamento nelle città italiane. "Il bilancio del Giretto d’Italia – sottolinea Scacchi – conferma quanto la mobilità attiva e a emissioni zero cresca nei contesti urbani dove si punta su qualità e sicurezza delle infrastrutture, insieme a piani che tendono a riequilibrare la ripartizione modale nei trasporti". Secondo Legambiente, lo sviluppo della mobilità sostenibile in Italia richiede ulteriori miglioramenti, soprattutto in termini di infrastrutture ciclabili e misure di sicurezza stradale. L’obiettivo è incentivare sempre di più l’uso di mezzi a emissioni zero.

a cura di Maurizio Costanzo