Nella vita degli studenti con disabilità la scuola ha un ruolo fondamentale e, per questo, deve essere in grado di affrontare tutte le sfide dettate sia da una condizione di disabilità intellettiva, la più frequente, sia da difficoltà motorie, comunicative e di autonomia. Nonostante i progressi ci sono ancora molti ostacoli da superare per assicurare una reale inclusione ai circa 338mila studenti disabili che frequentano le scuole italiane, il 4,1% del totale.
Il primo passo è cambiare il modello culturale, considerando chi ha una disabilità una persona le cui potenzialità, per esprimersi al meglio, devono trovare un contesto educativo adeguato, esattamente come per tutti gli altri studenti. Questo significa accoglierla in ambienti scolastici pienamente inclusivi. A partire dalla presenza di figure di supporto, come insegnanti di sostegno e assistenti all’autonomia, dal contrastare l’abbandono scolastico (gli studenti con disabilità hanno meno probabilità di conseguire un diploma o una laurea rispetto ai loro coetanei senza disabilità) e dall’assicurare la totale accessibilità alle scuole rivedendo l’edilizia scolastica. Non solo eliminando le barriere architettoniche, ma anche adottando soluzioni basate sul design universale. Ovvero, progettare spazi, oggetti e servizi, secondo una filosofia che ne promuove l’usabilità immediata senza distinzioni, e con un approccio che coinvolge tutti gli aspetti della percezione, non solo in tema di disabilità, per creare una scuola che garantisca un’esperienza educativa migliore e completa a tutti gli studenti.
Nell’indagine sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità relativa all’anno scolastico 2022-2023, l’Istat ha fatto una fotografia degli istituti italiani e i dati parlano da soli. Solo il 40% delle scuole è attualmente accessibile. Al nord, la percentuale sale al 44%, mentre al Sud si attesta al 36%. La Valle d’Aosta è la regione più virtuosa con il 74% di istituti accessibili, mentre la Liguria e la Campania sono il fanalino di coda, con solo il 29% e il 30%. In dettaglio, nel 50% delle strutture manca un ascensore, oppure è presente ma non è a norma, nel 35,6% succede lo stesso ai servoscala
interni e nel 3,35% nemmeno le porte sono a norma.
Se le barriere architettoniche
restano, mancano, invece, gli ausili senso-percettivi per gli studenti con disabilità sensoriali. Solo il 17% delle scuole è dotato di segnalazioni visive per gli alunni sordi o ipoacusici, e solo nel 16,7% ci sono segnalazioni visive per l’esodo forzato, così da consentire loro di abbandonare l’edificio in sicurezza in caso di emergenza.
a cura di Marina Santin