Quando la routine morde forte e le ambizioni sono basse, e i risentimenti guidano alti. Ma le emozioni non cresceranno. E noi stiamo cambiando le nostre abitudini, prendendo strade diverse. Allora l’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo. L’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo Perché la camera da letto è così fredda? Sei ritornata sui tuoi passi. È il mio tempo che è difettoso? Il nostro rispetto arriva così asciutto. C’è però ancora questa attrazione che abbiamo portato attraverso le nostre vite. Ma l’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo, l’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo.
È autobiografico ’Love Will Tear Us Apart’, il brano più celebre dei Joy Division, almeno per il cantante Ian Curtis, che in questa carismatica canzone, che è un po’ il simbolo della sua emotività e delle sue tante insicurezze, parla della relazione, assolutamente problematica e in perenne crisi, con la moglie Deborah Woodruffe. Il pezzo, che fu pubblicato postumo nel giugno del 1980, un mese dopo la dipartita di Curtis, che si impiccò a 23 anni nella cucina di sua moglie, viene considerato l’emblema del pessimismo post punk, soprattutto quello del frontman che, nonostante l’indubbio talento sul palco e comunque nell’arte e nella musica, non sapeva (o non voleva) cavarsela nella vita di tutti i giorni. Soprattutto per quanto riguarda gli affetti. È questa infatti la tematica chiave in evidenza in questa canzone sull’amore disperato, contrastato e, a quanto pare, assolutamente immaturo.