Una parola, una materia ma anche un’attitudine. Studiatissima fin dai tempi antichi la logica è lo strumento chiave di tutti i ragionamenti. Come sempre, ne troviamo conferma nell’etimologia: dal greco logos, ovvero “parola” o “pensiero”, sottinteso “techne“: liberamente tradotta come ‘l’arte del penisero’. Nel tempo la parola ha assunto il significato generale di indagine relativa alle forme astratte del pensiero, ma il suo percorso storico rivela qualcosa in più. Lo studio della logica fu identificato per la prima volta come disciplina autonoma dal filosofo greco Aristotele, che le assegnò un ruolo fondamentale in filosofia. Nel medioevo lo studio della logica entra a far parte del trivium, le tre arti liberali di stampo umanistico, che includeva grammatica, retorica e dialettiva.
Solo nell’Ottocento si è verificata la matematizzazione della logica: la materia si è piano piano allontanata dallo studio della grammatica e dalla retorica, avvicinandosi invece ad ambiti come la matematica, la linguistica, la semantica e l’informatica.
Ma perché è così importante? Ci aiuta ad orientare il nostro pensiero in modo chiaro e coerente. Ci permette di ragionare correttamente, evitando contraddizioni ed errori, e di prendere decisioni più informate, basandoci su argomentazioni solide. La logica ci aiuta a navigare nel mondo in modo razionale e a risolvere le sfide quotidiane.
a cura di Sofia Spagnoli