"L’idea è nata nel 2021, quando abbiamo scoperto il mondo degli Nft, la cryptoarte. Abbiamo pensato di provare assieme a creare un progetto in cui io, che ho conseguito un master in Event entertainment design, curavo l’aspetto più tecnologico, mentre mio papà, che si è diplomato all’Istituto d’Arte nel 1985, seguendo le orme di suo padre, Giuseppe Sottile (scultore, intagliatore e pittore), si sarebbe occupato di disegnare le varie opere. Poi abbiamo cominciato a disegnare entrambi. E da quel momento abbiamo iniziato a percorrere un percorso più personale, in cui l’arte digitale incontra quella tradizionale. Ora lavoriamo a collezioni fisiche, in cui si crea un dialogo fra tecniche digitali e materiche".
Si chiama All We All We ed è un fantastico progetto artistico padre - figlio che valorizza entrambe le sensibilità attraverso opere multi-materiche ritoccate a mano. Sono Giorgio Sottile e suo padre Giovanni (nella foto) i protagonisti di questa iniziativa creativo-imprenditoriale, che nel tempo si è modificata ed è ancora piacevolmente in progress. I due artisti, grazie a questa attività in continua evoluzione, continuano a collaborare con entusiasmo online e nell’atelier di Seregno, Monza Brianza. "Mentre portavamo avanti il nostro progetto, ci è venuto in mente di raccontarci sui social – dice Giorgio Sottile –. Abbiamo pubblicato il primo video in cui io e mio padre facevamo arte insieme ed è stato un boom di visualizzazioni. Così abbiamo iniziato a creare il nostro sito per continuare a raccontarci. Avevamo già iniziato su TikTok, ma sul web e su Instagram funziona molto di più".
Giorgio, per lei è un sogno che si realizza?
"A dire il vero volevo fare il cantautore, mi piaceva scrivere canzoni. Poi, avendo avuto problemi di voce, ho deciso di abbandonare e ho iniziato a sperimentare, rompendo le chitarre, scomponendole, facendo dei quadri in cui andavo ad applicare lo stile di Armand. Così mi sono affacciato a quel mondo dell’arte che continuo a frequentare felicemente con mio padre".
Non è facile vedere un genitore e un figlio così in perfetta sintonia?
"A noi viene naturale e ci divertiamo molto a lavorare insieme. Lo facciamo nel negozio di Seregno, che ha due piani. In quello superiore lavoro come corniciaio – spiega Giovanni Sottile –. Quella al piano di sotto è diventata l’atelier del nostro progetto. C’è anche un ambiente per fare i nostri video, per realizzare tutte le nostre creazioni. E poi, come in una galleria, sulle pareti ci sono i nostri quadri".
Da cosa deriva il nome All We All We?
"Volevamo raccontare, unendo le nostre personalità, le persone nella loro unicità – sottolinea Giorgio –. Il progetto si doveva chiamare All us all us, ma abbiamo preferito All We All We che suonava meglio. Poi ci siamo evoluti artisticamente, ci siamo avvicinati all’universo pop, mettendo sempre al centro le persone. Viviamo in un mondo in bianco e nero e sta a noi dare colore al mondo. Lo facciamo attraverso personaggi pop, che illuminano e danno colore ai nostri pensieri, a quello che ci rappresenta. La sperimentazione continua: vogliamo colorare il mondo a 360 gradi. Nella collezione All We Pop, le figure principali sono personaggi dei cartoni animati, mentre nella collezione Colorful World, dove c’è solo colore, creiamo un’armonia caotica di vari simboli, che rappresentano il nostro divertimento con l’arte. Sono opere giocose, esprimono felicità, come i nostri video sui social".
a cura di Giovanni Ballerini