Raccontare la storia delle assicurazioni e il loro ruolo chiave per la crescita economica e sociale del Paese, dal Medioevo alle sfide di oggi. Con tale obiettivo nasce il volume ‘L’Ania e il settore assicurativo italiano. Dalle origini ai nostri giorni’, curato dall’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici e scritto da Giuseppe De Luca e Maria Carmela Schisani in collaborazione con Valeria Chilese. Gli ultimi ottant’anni del comparto assicurativo in Italia coincidono con la storia dell’Ania, costituitasi il 31 agosto 1944, in uno scenario in cui il settore assicurativo era uno dei pochi rami industriali che avevano resistito alle crisi dell’ultimo trentennio.
Ania accompagna l’intero comparto assicurativo alla partecipazione e ai contatti con la business community internazionale, e in particolare all’evoluzione dei primi passi di una concertazione europea del mercato finanziario assicurativo, con la nascita del Comitato Europeo delle Assicurazioni (CEA). I modelli di consumo si adeguano a quelli più progrediti e anche la copertura dei rischi si articola in nuovi rami. Il punto di svolta nei primi anni ’70 quando, con l’obbligatorietà della assicurazione auto, si afferma il settore RC. "Un processo nel quale – viene sottolineato nel volume – Ania ha svolto un ruolo di primo piano".
Dopo lo shock petrolifero, i primi anni Ottanta coincidono con una solida ripresa del settore assicurativo, dovuta soprattutto al settore vita che inizia a divenire una componente sempre più importante dello stock di attività finanziarie delle famiglie. La crescita del ramo – che all’inizio degli anni Novanta supera nella raccolta premi il settore danni – ha consentito alle imprese assicuratrici di investire a lungo termine un volume crescente di risorse e le ha rese protagoniste dell’economia nazionale e internazionale, operando nel finanziamento delle aziende e del debito pubblico, nel mercato borsistico e in quello immobiliare.
A metà degli anni Novanta si manifestano le prime necessità di nuova regolazione del sistema previdenziale, aprendo la strada a una necessaria collaborazione tra sistema pubblico e privato. Integrazione che ha finito per estendersi – in un processo che non si è ancora compiuto – a tutto il sistema di welfare (sanità e assistenza dopo la previdenza), il cui nuovo assetto avrà nel settore assicurativo un player insostituibile. Oggi, in un contesto in cui la necessità di affrontare sfide globali – dall’invecchiamento della popolazione italiana alle nuove emergenze derivanti dal mutamento climatico – richiede risposte coordinate, l’Ania ribadisce il proprio ruolo di "corpo intermedio in grado di dialogare con soggetti diversi e di rendere disponibili le competenze del mercato a vantaggio dell’economia italiana".
G.P.