Mercoledì 30 Ottobre 2024

Incidenti, qualsiasi aiuto fa la differenza

Prestare soccorso è un nostro dovere: se eseguito bene, può evitare il peggio e salvare vite umane

Incidenti, qualsiasi aiuto fa la differenza

PRESTARE SOCCORSO È UN NOSTRO DOVERE: SE ESEGUITO BENE, PUÒ EVITARE IL PEGGIO E SALVARE VITE UMANE

In caso di incidente stradale, ci sono doveri da tenere bene a mente per non incorrere in sanzioni, o peggio, in condanne. Ma soprattutto ci sono azioni che possono evitare il peggio e in molti casi salvare vite umane. Innanzitutto bisogna fermarsi anche se il possibile infortunato rifiuta soccorsi o se non ci sono danni apparenti a persone. Il Codice della Strada parla chiaro, e prevede l’obbligo di prestare soccorso nel caso ci siano feriti. Un dovere che non riguarda solamente chi è direttamente coinvolto nell’incidente, ma anche chi si trova a passare e nota il sinistro e la presenza di persone che hanno necessità e urgenza di essere aiutati. Chi presta soccorso non è soggetto all’arresto in flagranza.

Il soccorso richiesto dalla legge, che ha l’obiettivo di salvare vite umane o almeno ridurre il danno, si sviluppa in più fasi. Innanzitutto bisogna segnalare agli altri veicoli che sopraggiungono l’esistenza dell’incidente e l’eventuale l’ostacolo sulla carreggiata. Per evitare che altri mezzi impattino, si possono accendere tutte le luci e usare il triangolo di emergenza. Altra azione fondamentale, quella di valutare anche sommariamente la gravità dell’incidente, stabilendo cioè il numero dei feriti, e anche approssimativamente la gravità delle lesioni. Un passo decisivo nel momento in cui si chiamano i soccorsi è quello di riferire il tipo di veicoli coinvolti, la gravità delle lesioni (non è richiesta una valutazione approfondita né l’accertamento della morte o della vita), se i feriti sono bloccati all’interno dei mezzi, o altri particolari. Questo consente all’operatore telefonico di valutare con una buona approssimazione il numero di ambulanze da inviare sul posto, il tipo di personale che dovrà avere a bordo, le particolari attrezzature necessarie, e in base allo "scenario atteso", anche la necessità dell’intervento da parte dei vigili del fuoco.

In questa fase la lucidità e il sangue freddo è fondamentale, e ogni maggior dettaglio che si riesce a fornire può rivelarsi molto utile. Il codice della strada indica anche un ordine di valutazione della gravità, in particolare di quella che costituisce "minaccia per la vita". Anche in questo caso non bisogna lasciarsi prendere dal panico, e non lasciarsi ingannare dalla quantità di sangue presente. Ci sono lesioni al volto o agli arti che possono produrre emissioni molto ‘visibili’ ma non sono gravi, e altre interne che non si vedono ma possono risultare gravissime e addirittura letali.

Come fare a considerare un ferito "molto grave"? Bisogna constatare se ha perso conoscenza, se è stato sbalzato fuori dal veicolo, se ha urtato violentemente contro il volante o il cruscotto senza avere la cintura di sicurezza, se ha una posizione del tronco o della testa così innaturale da far sospettare una lesione vertebrale, e se si tratta di un bambino, se presenta segni di emorragia consistenti. A questo punto chi ha nozioni di primo soccorso può intervenire sui feriti, ad esempio tamponando emorragie, ma sempre prestando la massima attenzione. Chi invece è totalmente inesperto, e considera tutte le lesioni come "gravi", è bene che attenda l’arrivo dei sanitari piuttosto che tentare manovre rischiose (tipo l’estrazione del ferito dall’abitacolo, l’estrazione del casco, massaggi cardiaci sul posto ecc.) che potrebbero procurare lesioni vertebrali irreversibili o emorragie interne inarrestabili. Mantenere la calma, valutare oggettivamente la situazione, proteggere i feriti e se stessi da ulteriori incidenti, fornire informazioni precise agli operatori del soccorso: già questo, per chi non è sufficientemente esperto, rappresenta un buon livello di soccorso.

a cura di Maurizio Costanzo