Giovedì 30 Gennaio 2025
SOFIA SPAGNOLI
QN Nuove generazioni

La parola del giorno: “Imparare”

Una parola piena di vitalità, ricca di sinonimi, utilizzata nel linguaggio corrente, da tutte le generazioni. Un lemma vivo. Imparare...

Una parola piena di vitalità, ricca di sinonimi, utilizzata nel linguaggio corrente, da tutte le generazioni. Un lemma vivo. Imparare...

Una parola piena di vitalità, ricca di sinonimi, utilizzata nel linguaggio corrente, da tutte le generazioni. Un lemma vivo. Imparare...

Una parola piena di vitalità, ricca di sinonimi, utilizzata nel linguaggio corrente, da tutte le generazioni. Un lemma vivo. Imparare è una parola composta di origine latina formata dal prefisso -in e dal verbo “parare“ che si può tradurre fedelmente con “procurarsi qualcosa“. E in effetti quando impariamo “ci procuriamo“ qualcosa in più, una risorsa, un’abilità, una competenza. È un verbo attivo, che implica un’apertura fisica e mentale: sono pronto ad accogliere qualcosa che ora non possiedo.

E la bellezza di questo termine risiede proprio nel suo dinamismo e nella sua natura attiva: imparare non è un atto passivo di ricezione di informazioni, ma un processo attivo, in cui siamo noi a fare nostro ciò che ci viene insegnato. È un’arte che permette di trasformare ciò che apprendiamo in qualcosa di utile e significativo, che possiamo applicare nella vita quotidiana.

Ha tanti sinonimi e curiose sfumature come capire (dal verbo capio) o, apprendere (dal verbo latino prendo), ma imparare è più concreto. Ci riporta immediatamente a quando eravamo seduti sui banchi di scuola, immersi in un atto di scoperta. E questo accade perchè è un verbo che si lega indissolubilmente al concetto di insegnamento, perché implica la relazione con chi ci guida. Imparare, infatti, è un incontro: quello tra la curiosità di chi apprende e la generosità di chi insegna.

a cura di Sofia Spagnoli