Giovedì 21 Novembre 2024
MARINA SANTIN
QN Nuove generazioni

"Imparare a studiare si può. Basta trovare un metodo"

L’esperto: verifiche? Meglio dedicarci 20 minuti al giorno che 5 ore la vigilia

"Imparare a studiare si può. Basta trovare un metodo"

L’ESPERTO: VERIFICHE? MEGLIO DEDICARCI 20 MINUTI AL GIORNO CHE 5 ORE LA VIGILIA

Maria studia ma non ricorda. Marco non capisce cosa è importante e cosa no. Cristina vorrebbe studiare ma non sa come si fa. Tanti ragazzi, tutti con lo stesso problema: non hanno imparato a studiare.

Una condizione, più diffusa di quanto si pensi, che impedisce il successo scolastico. La scuola insegna matematica, letteratura, chimica, ma non insegna a studiare e i ragazzi devono crearsi da autodidatti un metodo di studio funzionale ed efficace, che permetta loro di apprendere con il massimo rendimento, nel più breve tempo possibile e con il minimo sforzo. Rosario Mazzeo, professore ed esperto di processi e metodi dell’apprendimento, ha stilato un piccolo manuale per gli studenti.

Il primo problema è la gestione del tempo. Per ottimizzarla, è bene stilare un piano a lungo termine, che indichi settimanalmente le varie fasi dello studio, e un piano quotidiano con orari e argomenti da affrontare.

Durante lo studio, da evitare la frammentarietà, il passare da un argomento all’altro, così come il procrastinare. Meglio prepararsi a una verifica studiando venti minuti al giorno che cinque ore la vigilia. La pianificazione fa guadagnare tempo, migliora il rendimento e lascia spazio per le attività extrascolastiche.

Un altro problema è la mancanza di concentrazione. Per trovarla, d’obbligo, spegnere tutta la tecnologia, creare un ambiente ordinato togliendo ciò che non serve per lo studio, allontanarsi da persone, rumori e situazioni che potrebbero distrarre e non pretendere di fare mille cose contemporaneamente. Come lo sport, anche lo studio è una performance. Prima di iniziare, è utile crearsi dei rituali per concentrarsi, proprio come gli atleti in attesa di una gara, respirando, meditando o progettando il percorso di studio piuttosto che buttarsi sui libri e avere l’illusione di finire prima. Per mantenere elevata la concentrazione, infine, ideale alternare momenti di studio intenso (25 minuti) a pause di riposo programmate (5 minuti).

Ora si può iniziare studiare, ma anche qui ci sono alcuni accorgimenti per ottimizzare l’apprendimento. In primis, studiare a strati o a ’cerchi concentrici’. Si memorizzano prima i concetti più importanti, poi quelli secondari e infine i dettagli. Meglio ridurre il materiale all’essenziale, sottolineando ed evidenziando solo quello che si dovrà ripassare, annotando parole chiave ai margini del testo o facendo schemi riassuntivi.

Per migliorare la memorizzazione ed essere certi di avere chiari i concetti, perfetti ripetere ad alta voce, visualizzare il più possibile (le immagini si ricordano meglio delle parole), cercare di anticipare le conclusioni del testo (chiudo il libro e indovino) e farsi delle domande dandosi le risposte.

Da non sottovalutare, l’importanza di creare in classe un clima di solidarietà tra insegnanti e compagni, necessario per lavorare insieme con piacere e, quindi, con attenzione. Al di là però degli spunti pratici su come studiare, l’importante è il perché farlo. Quando c’è la motivazione, il metodo arriva.