Lunedì 23 Dicembre 2024

La parola del giorno: ICT

Le donne in Italia sono sottorappresentate nel settore delle ICT nonostante competenze digitali superiori. Openpolis sottolinea la necessità di investire nella formazione fin dalla giovane età per ridurre questo divario.

Le donne in Italia sono sottorappresentate nel settore delle ICT nonostante competenze digitali superiori. Openpolis sottolinea la necessità di investire nella formazione fin dalla giovane età per ridurre questo divario.

Le donne in Italia sono sottorappresentate nel settore delle ICT nonostante competenze digitali superiori. Openpolis sottolinea la necessità di investire nella formazione fin dalla giovane età per ridurre questo divario.

’Information and communication technologies’ (Ict), o ’Tecnologie dell’informazione e della comunicazione in italiano’, sono l’insieme dei metodi e delle tecniche utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni. Nonostante il vantaggio femminile di 3,7 punti percentuali nelle competenze digitali tra i 16 e 24 anni, rilevato da Openpolis, sono ancora poche le ragazze che intraprendono un percorso di studi nel settore Ict, un ambito innovativo in cui si preparano gli studenti a professioni richieste nel mercato del lavoro ed economicamente solide. Questo si riflette inevitabilmente sul numero di donne che ricoprono posizioni di specialisti Ict (il 16% degli occupati nel settore).

L’Italia, da questo punto di vista, è uno dei fanalini di coda in Europa, con dati peggiori solo in Slovacchia (14,9%), Croazia (14,5%), Ungheria (13,6%, e Repubblica Ceca (10,9%). "Per ridurre questi divari che, come abbiamo visto, definiscono il futuro delle bambine su numerosi aspetti, è necessario un investimento sin dai primi anni d’età sulla formazione e sull’abbattimento degli stereotipi", spiega l’analisi di Openpolis.

a cura di Fruzsina Szikszai