Sabato 27 Luglio 2024

Un fatto, un’epoca: i manifesti

Nel periodo 1909-1916, il movimento futurista italiano si sviluppa con manifesti, mostre e azioni provocatorie, coinvolgendo artisti come Marinetti, Boccioni e Russolo in una rivoluzione culturale e politica.

I MANIFESTI

Nel periodo 1909-1916, il movimento futurista italiano si sviluppa con manifesti, mostre e azioni provocatorie, coinvolgendo artisti come Marinetti, Boccioni e Russolo in una rivoluzione culturale e politica.

1909. Il 20 febbraio esce sul quotidiano parigino ’Le Figaro’ il ’Manifeste du Futurisme’ di Filippo Tommaso Marinetti.

1910. Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Luigi Russolo stilano il Manifesto dei pittori futuristi, pubblicato a febbraio e declamato l’8 marzo a Torino durante la terza serata futurista. Il compositore Francesco Balilla Pratella redige il Manifesto dei musicisti futuristi.

1911. Il 30 aprile si inaugura a Milano la Mostra d’arte libera, in polemica con le celebrazioni per i 50 anni del Regno d’Italia. Alla stroncatura di Ardengo Soffici su La Voce, i futuristi reagiscono con la spedizione punitiva al Caffè Giubbe Rosse di Firenze. Ne nascerà l’alleanza tra le due principali avanguardie italiane.

1912. Interessato al cubismo di Braque e Picasso, Boccioni stila il Manifesto tecnico della scultura futurista. Esce in maggio anche il Manifesto tecnico della letteratura futurista.

1913. Si svolge a Roma la Prima esposizione pittura futurista.

1914. Boccioni, Marinetti e Russolo vengono arrestati per le manifestazioni interventiste a Milano. Il 20 settembre firmano con altri il manifesto Sintesi futurista della guerra.

1915. Molti futuristi si arruolano nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti e Automobilisti.

1916. Esce iL film Vita futurista, diretto da Arnaldo Ginna, Bruno Corra ed Emilio Settimelli. L’11 settembre viene pubblicato il manifesto La cinematografia futurista.

A cura di Cosimo Rossi