Giovedì 25 Luglio 2024

Gli hippies e l’estate del 1967. Alla conquista di San Francisco

Il sogno di una rivoluzione pacifica ma radicale nel mezzo della guerra del Vietnam

Gli hippies e l’estate del 1967. Alla conquista di San Francisco

Gli hippies e l’estate del 1967. Alla conquista di San Francisco

"Make love, not war". C’è stata una stagione in cui lo slogan del movimento ‘Flower power’ era più consumato delle scarpe dalla gioventù statunitense. Anche perché camminava volentieri scalza. Ma il mondo hippy non è stato solo lunghe chiome, pantaloni a zampa d’elefante, abbigliamento floreale fluorescente e accessori in stile indiano, sia asiatico che nativo americano. In quello stile c’era l’identificazione di una generazione in cerca del senso più sfrenato, e anche americano, della libertà individuale, all’insegna della libertà sessuale, gli interessi artistici, la musica psichedelica, i viaggi a bordo dei mitici pulmini Volkswagen e quelli attraverso le sostanze stupefacenti.

Nell’America che "ha perso la propria innocenza" dopo l’omicidio nel 1963 di John Fitzgerald Kennedy (poi nel 1968 del fratello Bob e Martin Luther King), la presidenza di Lindon B. Johnson da un lato aveva favorito il movimento per i diritti civili dei neri, ma dall’altro aveva precipitato il paese nella guerra in Vietnam. In questo contesto il movimento hippy si è radicato non solo come subcultura, ma come vera e propria controcultura rispetto al conformismo della società dei consumi a rate. Sono prevalentemente giovani bianchi della classe media che ne contestano valori e disciplina. E lo si rileva nel rinato cinema hollywoodiano: da ’Easy Rider’ e ’Alice’s Restaurant’ a ’Qualcuno volò sul nido del cuculo’.

Quest’ultimo è tratto dal romanzo di Ken Kesey, che si era prestato a far da cavia per gli esperimenti sugli effetti delle droghe. Negli anni ‘60 Kesey allestì con altri amici un pullman dalle decorazioni psichedeliche con alla guida Neal Cassady, il compagno di avventure ‘On The Road’ di Jack Kerouac. Il gruppo prese il nome di ’Merry Pranksters’, "simpatici giocherelloni", iniziando a vagabondare per il paese per promuovere le esperienze psichedeliche con la costante musica dei Grateful Dead.

Si stanziarono in California, insieme ad altri eredi della Beat generation. Fulcro della scena hippy diviene il quartiere di Haight-Ashbury a San Francisco. Giovani e giovanissimi da tutto il paese si trasferirono in migliaia verso la città. Con loro anche altre band come Charlatans e Jefferson Airplane (nella foto sopra). E il gruppo teatrale Diggers, che combinava teatro di strada, improvvisazioni e azioni per una "città libera". Coi Mamas and Papas e Jenis Joplin saranno tutti tra i protagonisti della ’Summer of Love’ del 1967. A fine estate l’incessante copertura mediatica portò i Diggers a dichiarare la "morte" degli hippy con una cerimonia-spettacolo. Ma la storia non finirà.

A cura di Cosimo Rossi