Venerdì 26 Luglio 2024
RITA LIBRANDI*
QN Nuove generazioni

Parola di Crusca: “Famiglia”

L'articolo di Rita Librandi esplora l'evoluzione del concetto di famiglia, originato dal latino familia(m) legato ai servi e schiavi, per poi indicare un nucleo sociale basato su legami di parentela

Manifestazione a favore delle unioni civili

Manifestazione a favore delle unioni civili

Il latino familia(m), da cui ha avuto origine il nostro famiglia, era un derivato di famulus (‘servitore’) e designava originariamente l’insieme di servi e schiavi che vivevano nella stessa casa; ne troviamo, infatti, una traccia in famiglio, che entra in italiano nel XIV secolo con il significato di ‘servitore’ o ‘aiutante di casa’. Nell’antica Roma, tuttavia, la parola fu ben presto usata per indicare un nucleo sociale composto dai membri di una gens legati tra loro da vincoli di consanguineità o affinità. Il termine famiglia arriva nella nostra lingua già nel XIII secolo e conserva dell’accezione latina sia il valore sociale di circoscritta comunità umana sia il rapporto di parentela che ne unisce i componenti. Da quest’ultimo ha avuto anche origine l’estensione a elementi non umani, per cui parliamo di famiglie di piante o di animali, come la famiglia dei felini.

È bene ricordare, però, che il significato di famiglia si caratterizza per l’avvicendarsi di sfumature determinate dal mutare lungo i secoli di sensibilità e costumi sociali: se per molto tempo, infatti, la parola è stata associata al nucleo composto da genitori e prole, oggi si parla di famiglia anche per coppie stabilmente unite e prive di figli o si indica con famiglia allargata non solo un nucleo più ampio in cui rientrano nonni, zii e affini, ma anche l’insieme di genitori e figli di prime e seconde unioni.

*Ordinaria di Linguistica italiana e Accademica della Crusca