Mercoledì 22 Gennaio 2025

Dosso rallentatore italiano trasforma l'energia cinetica in elettricità

Innovativo dosso rallentatore Lybra converte l'energia cinetica dei veicoli in elettricità, testato da Autostrade per L'Italia.

Innovativo dosso rallentatore Lybra converte l'energia cinetica dei veicoli in elettricità, testato da Autostrade per L'Italia.

Innovativo dosso rallentatore Lybra converte l'energia cinetica dei veicoli in elettricità, testato da Autostrade per L'Italia.

L’invenzione è tutta italiana: un dosso rallentatore capace di immagazzinare l’energia cinetica delle auto in fase di frenata. E parte da un’idea di fondo: abbiamo un enorme giacimento sotto i nostri piedi, e non sempre ci rendiamo conto delle sue potenzialità: le strade. I numeri lo confermano: in ogni rotatoria media o corsia di rallentamento, vengono dispersi circa 500mila kWh di energia ogni anno. Da qui l’idea: perché non fare in modo che l’energia cinetica (cioè quella prodotta in movimento) diventi elettricità? È possibile riuscirci, grazie al traffico. L’idea può apparire estrosa, ma in realtà è talmente concreta ed efficace da essere stata abbracciata da Autostrade per L’Italia.

L’idea di partenza è questa: quando si frena il veicolo perde velocità e la sua energia cinetica diminuisce, ma viene dissipata in calore dagli stessi freni. A questo punto è sorta una domanda: e se invece di essere dissipata venisse ‘raccolta’ direttamente dalla strada? Autostrade per L’Italia ci crede, e infatti il progetto ‘Kinetic energy harvesting from vehicles’ è già in fase di sperimentazione nell’area di servizio di Arno Est sulla A1, e si estenderà a una corsia di un casello. La soluzione è stata sviluppata da Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade. Lo strumento scelto per questa sperimentazione si chiama Lybra, proposto dalla startup umbra 20energy.

Ma, nella pratica, come funziona questo dispositivo? Installato a filo d’asfalto, la piattaforma di Lybra, ricoperta di gomma vulcanizzata, si abbassa autonomamente di 2-3 cm al passaggio di auto e mezzi pesanti, e questo movimento meccanico viene convertito in energia elettrica da un generatore. I vantaggi sono diversi: è lungo e largo 3 metri, piatto e modulare, dunque versatile. Può essere installato in successione fino a formare piattaforme di varia lunghezza, e anche se per ora è in fase di sperimentazione nelle autostrade, risulta perfetta anche per i centri urbani. E il fatto che non richiede modifiche significative alle strade, la rende particolarmente vantaggiosa anche in termini di spazio e costi per quelle città che cercano di aumentare la quota di energia rinnovabile. Il dispositivo può essere installato in approccio a rotatorie, corsie di rallentamento, piste telepass autostradali, entrate e uscite dai parcheggi, aree ad alto traffico. Inoltre la manutenzione del sistema è minima e richiede solo quattro ore l’anno per piattaforma, mentre le prestazioni sono garantite per l’intera vita del dispositivo. L’energia generata dalla piattaforma in occasione del passaggio dei veicoli e della loro decelerazione a quel punto viene inviata a un inverter fotovoltaico standard per l’autoconsumo o pronta per essere immessa nella rete elettrica nazionale o anche per essere storata.

Altro vantaggio: questo ‘dosso green’ rallenta la velocità dei veicoli senza la fastidiosa sensazione di un tradizionale dosso rallentatore o di strisce rumorose. I numeri stimati sono promettenti: un modello di Lybra, grazie al transito di 9.000 veicoli al giorno, può generare fino a 30 MWh l’anno, portando a risparmiare l’emissione di 11 tonnellate di CO2, che equivalgono al consumo energetico annuale di 10 famiglie per alimentare le proprie case. Se si considera poi il consumo della barriera autostradale di Firenze Ovest, che si aggira intorno ai 60 MWh l’anno, sarebbero sufficienti solo due di questi dispositivi per coprire l’intero fabbisogno annuale. Una soluzione che presto potrebbe diventare realtà: sono infatti iniziati i test sull’Autostrada del Sole.

a cura di Maurizio Costanzo