![DOOMSCROLLING DOOMSCROLLING](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NmRiNDRkYWYtOWQ0Yi00/0/doomscrolling.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
DOOMSCROLLING
Libertà di informazione e libertà di accedere alla valanga di notizie che ogni istante inondano la rete. Tutto a portata di un clic, anzi, per lo più di uno “scroll“.
E’ proprio dal verbo inglese to scrollo che nasce la parola ormai diffusa anche in italiano “doomscrolling“ o “doomsurfing“, a indicare lo scorrimento in senso verticale del testo sullo schermo del computer o di smartphone e tablet. L’eccesso porta a comportamenti compulsivi alla ricerca per lo più di notizie negative, tristi o deprimenti che circolano online e sui social network, innescando un circolo vizioso di malessere.
Come registra l’Accademia della Crusca segnalando il neologismo, "il fenomeno non è nuovo ma ha vissuto una crescita esponenziale durante la pandemia di Covid-19. Diversi esperti e psicologi, in primis americani, si sono attivati per mettere in guardia le persone dai pericoli del doomscrolling e dalle conseguenze che tale comportamento può avere sulla salute mentale, suggerendo soluzioni pratiche volte a limitare l’uso dei social network o a promuoverne un utilizzo più consapevole". Anche perché, la prima parte del termine, “doom“, significa proprio oscurità, male, sventura, destino infelice, ma anche condanna. Insomma, tutto quanto è negativo. Come lo è non riuscire a smettere di scorrere-scrollare, un flusso di brutte notizie.
A cura di Olga Mugnaini