Mentre la dispersione scolastica è un fenomeno più ampio e complesso, che coinvolge diverse dimensioni della vita sociale del minore e della comunità in cui vive, l’abbandono scolastico ne costituisce un caso limite: in generale, si riferisce all’interruzione definitiva degli studi da parte di un giovane.
Secondo i dati di Openpolis, l’abbandono scolastico si attestava al 10,5% in Italia nel 2023, in calo dall’11,5% del 2022. Ma se la diminuzione dell’abbandono vero e proprio della scuola è una tendenza piuttosto costante e consolidata degli ultimi due decenni, sottolinea il report di Openpolis, la dispersione implicita ha avuto un andamento del tutto diverso.
Si tratta della situazione in cui si trovano gli studenti che completano il proprio percorso di studi senza però aver raggiunto le competenze di base adeguate, nelle materie monitorate dall’istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo. Negli anni dell’emergenza Covid, infatti, la quota di ragazzi di quinta superiore in dispersione implicita è cresciuta molto, passando dal 7,5% circa nel pre-Covid al 9,8% del 2021, con un picco tra gli studenti svantaggiati. Successivamente, la dispersione implicita è scesa sotto i livelli pre-Covid, ma il recupero non è completo in materie chiave come italiano e matematica.
a cura di Fruzsina Szikszai