Mercoledì 14 Agosto 2024

Dall’Umbria a Londra con un sogno in tasca

La cantante Michela Brandimarte racconta le emozioni della sua carriera

Dall’Umbria a Londra con un sogno in tasca

Dall’Umbria a Londra con un sogno in tasca

A 15 anni era già salita sul podio del concorso canoro ’Cioccolentino’ con ’I Will Always Love You’ di Whitney Houston. E già si capiva che quella ragazzina, umbra di Preci, di strada ne avrebbe fatta parecchia, grazie a una voce, che molti paragonano a quella di Adele.

Michela Brandimarte adesso ha 27 anni. Da 11 vive a Londra. Sfida dopo sfida, falls and rises, in questi giorni è uscito il suo primo singolo. Si chiama ’If I’: si può ascoltare sulle piattaforme, ma lei spera che arrivi alle orecchie di una casa discografica, pronta a metterci la sua etichetta.

"Sono partita per il Regno Unito appena compiuti 18 anni e terminata l’Accademia – racconta –. Volevo studiare musica e affinare l’arte del canto. Ho cercato subito un lavoro per mantenermi da sola, non parlavo una parola d’inglese. Poi mi sono messa alla ricerca di un’insegnante. L’ho trovata, bravissima, ha all’attivo anche collaborazioni con Lady Gaga. Per prima cosa mi disse che c’era tanto, tanto lavoro da fare. A partire dalla dieta: “mangi troppa pasta. La pasta fa diventare pigri“, mi fece notare senza tanti giri di parole".

Come è nato questo singolo?

"È venuto alla luce durante la pandemia, in collaborazione con un amico produttore, inciso nel suo studio di casa. Io ho scritto il testo e diretto l’arrangiamento".

Di che parla la canzone? "Racconta di quando passi un periodo bruttissimo e tocchi il fondo. Poi ti rialzi. Dicasi resilienza".

Qualche produttore si sarà accorto di te...

"Ho parecchie etichette tra cui la Sony e la Marshall Record che mi stanno tenendo d’occhio. Questa è la prima canzone che ho scritto dopo aver perso la voce a seguito di un’operazione per rimuovere una cisti alle corde vocali".

Hai mai pensato ai talent? A Sanremo?

"La mia insegnante mi ha procurato un provino per X Factor versione British: era il 2016, gli anni in cui il terremoto devastò le Marche e la mia terra. Gli autori volevano usare il mio personaggio per costruirci sopra una storia. Io però volevo che si notasse la mia voce. Sono un sagittario, non cedo ai compromessi. Anche Maria de Filippi mi avrebbe voluto ad Amici, ma a me interessa sfondare per il talento e non per quello che c’è intorno".

Chi ti piace nel nostro panorama musicale?

"Il genere italiano lo ritengo un po’ copiato dall’America. All’Italia manca il dolore, il pathos nella canzone. Mina però resta un mito".

a cura di Silvia Angelici