Lunedì 30 Dicembre 2024

Cellulari in classe. L’ondata di divieti

Scatta lo stop agli smartphone nelle aule, non solo in Italia. Lo sperimentano anche Ungheria, Paesi Bassi, Belgio e Francia .

SCATTA LO STOP AGLI SMARTPHONE NELLE AULE, NON SOLO IN ITALIA. LO SPERIMENTANO ANCHE UNGHERIA, PAESI BASSI, BELGIO E FRANCIA .

SCATTA LO STOP AGLI SMARTPHONE NELLE AULE, NON SOLO IN ITALIA. LO SPERIMENTANO ANCHE UNGHERIA, PAESI BASSI, BELGIO E FRANCIA .

Con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, entra in vigore la circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che vieta l’uso dei cellulari in classe (dall’infanzia alle medie), anche a scopi didattici. I sostenitori del divieto lo vedono come una soluzione a problemi quali il cyberbullismo, la riduzione dei tempi di attenzione degli studenti e la distrazione. Molti credono, tuttavia, che lo stop ai cellulari priverà i ragazzi della possibilità di imparare a usarli in una maniera consapevole e utile anche ai fini di apprendimento. Gli studenti italiani, tuttavia, non sono gli unici a dover adeguarsi alle nuove regole.

L’effetto dell’eccessivo tempo trascorso sullo schermo sulla salute mentale dei bambini è balzato all’ordine del giorno della politica, ed è stato persino citato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo programma per il prossimo mandato. La lotta ferrea agli smartphone, infatti, sta avendo un rinascimento in diversi Paesi. Ad esempio, da questa settimana gli alunni delle scuole primarie olandesi non potranno più portare i telefoni in classe, così come i loro compagni belgi. È scattato il divieto anche in Grecia, mentre in Francia 200 scuole medie sperimentano lo stesso progetto pilota. Un caso particolare è quello dell’Ungheria, dove il preside di un rinomato liceo della capitale, Budapest, è stato costretto a dimettersi dopo 24 anni di servizio per essersi rifiutato di attuare il divieto, citando la necessità di promuovere un uso sano degli strumenti digitali invece di vietarli.

Nonostante la discussione accesa sulla sua effettiva utilità, questo approccio si sta espandendo anche oltreoceano: a Sacramento, in California, è stato approvato di recente il Phone-Free Schools Act. La California diventa così il quinto stato a vietare l’uso dei cellulari a scuola. Restrizioni simili sono già state adottate dall’Indiana, dal Minnesota, dall’Ohio e dalla Virginia. La città di Los Angeles, che ha il distretto con più studenti di tutti gli Stati Uniti, ha già adottato un divieto del genere, ma trova complicato applicarlo.

A cura di Fruzsina Szikszai