Sabato 27 Luglio 2024

La parola del giorno: “busy bragging”

Le ricerche psicologiche evidenziano che essere occupati rende più felici, ma il "busy bragging" può portare a stress e squilibri. Contromisure: riposo, tempo per sé e relazioni.

BUSY BRAGGING

BUSY BRAGGING

Le ricerche psicologiche dimostrano che le persone occupate sono più felici di quelle che non hanno niente da fare. Ma ci sono dei limiti, oltre i quali la situazione si capovolge.

Ecco allora che il mondo del lavoro registra una parola nuova che mette in evidenza gli eccessi e i rischi del super impegno quotidiano.

Si tratta del “busy bragging“, un neologismo che nasce dall’unione di due parole inglesi: busy, occupato, e to brag, che significa tenersi occupati.

Quanto il fenomeno sia diffuso lo dimostrano le conversazioni in quei pochi momenti liberi della giornata, durante i quali le persone non mancano di elencare i tanti impegni, evidenziando così di avere una vita piena, occupata e quindi di successo. Probabilmente è vero, ma non senza effetti negativi per l’equilibrio psicofisico.

Il busy bragging fa consumare infatti molte energie mentali e può portare a pesanti forme di stress.

A peggiorare la situazione ci ha pensato Ia rivoluzione tecnologica che consente di essere sempre più veloci e dediti alla produzione.

Un circuito che rappresenta una vera e propria trappola mentale, in cui rischiamo di cadere tutti, pensando di misurare il nostro valore con la quantità degli impegni da assolvere. Le contromisure? Dormire a sufficienza, ritagliarsi del tempo per sé stessi, rilassarsi e divertirsi con amici e persone care.

A cura di Olga Mugnaini