Sempre più giovani scelgono uno stile di vita sostenibile, a partire dalla mobilità. I dati lo dicono chiaramente: a fine 2022 i veicoli condivisi erano 113mila, +27% rispetto all’anno precedente. Benchè la sharing mobility in Italia risulti in forte crescita l’Italia rimane ancora lontana dagli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030. A pesare è soprattutto il calo delle vendite di auto elettriche.
Le attuali immatricolazioni non sono ancora sufficienti per raggiungere il traguardo di 6,6 milioni di auto elettriche, dunque c’è bisogno di interventi strutturali più incisivi. A dirlo è lo Smart Mobility Report 2024 del Politecnico di Milano, che ha identificato alcune proposte per accelerare la transizione "green" e la decarbonizzazione in Italia, potenziando sia la mobilità elettrica che quella condivisa. Per colmare il divario e promuovere una transizione più rapida verso la mobilità elettrica nel nostro Paese, sono state individuate varie proposte strategiche. Si va dalla semplificazione burocratica, in modo da favorire l’accesso alle agevolazioni e promuovere l’adozione dei veicoli elettrici, agli incentivi pluriennali in base alle fasce di reddito, sensibilizzando il pubblico sui vantaggi della mobilità elettrica, e favorendo la ricarica privata. Ma nello Smart Mobility Report si esaminano anche progetti più specifici, come l’incentivo all’acquisto di auto elettriche usate, evitando il sostegno ai veicoli a combustione tradizionale. Di grande impatto per ridurre l’impatto ambientale sarebbe poi la promozione nelle flotte aziendali dell’adozione di veicoli elettrici, favorendo così l’uso di auto alimentate da fonti alternative. Per semplificare l’uso dei veicoli elettrici, è anche importante sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative come il battery swapping, sistema che permette di abbattere i tempi di ricarica sostituendo la batteria.
Un’altra questione che frena la diffusione delle elettriche, è la mancanza di stazioni di ricarica pubbliche in modo capillare. Per accelerarne la diffusione, andrebbero fissati obiettivi chiari e vincolanti per le amministrazioni locali. E ovviamente, pensando agli spostamenti a lunga distanza, andrebbe sviluppata una rete efficiente lungo le tratte autostradali e nelle aree extraurbane, e anche una mappa digitale per permettere ai guidatori di individuare agilmente le stazioni di ricarica disponibili e più vicine in tutta Italia. Come sottolinea lo Smart Mobility Report, si dovrebbe incentivare anche la diffusione delle infrastrutture di ricarica privata, sia in ambito aziendale che condominiale, attraverso semplificazioni burocratiche e agevolazioni fiscali.
Di grande utilità sarebbe anche il formare tecnici specializzati, oltre a promuovere tecnologie come il Vehicle-to-Grid (VGI), e iniziative di sharing delle infrastrutture private. ll Vehicle-to-Grid è una tecnologia che trasforma le auto elettriche in "attori" utili per la stabilità del sistema elettrico, dal momento che con questa formula le batterie delle vetture possono diventare dei sistemi di accumulo collegati alle reti elettriche, cedendo all’occorrenza elettricità per rendere le reti più efficienti.
Se l’auto elettrica quest’anno non ha registrato grandi record, la buona notizia è che la mobilità in sharing è risultata invece in aumento. Il car sharing cresce, con una flotta di circa 6mila veicoli alla fine 2022, il 44,4% composto da veicoli full electric (BEV), mentre il resto è suddiviso tra veicoli a benzina (31,6%) e ibridi (21,6%). Sempre a fine 2022 la flotta di veicoli condivisi ha raggiunto le 113 mila unità, con un aumento del 27% rispetto al 2021 e più del doppio rispetto al 2019.
a cura di Maurizio Costanzo