Giovedì 24 Ottobre 2024

Il numero del giorno: 79

Indagine sull'abuso online: il 79% dei casi riguarda l'aspetto fisico. Il bullismo colpisce di più i maschi, il cyberbullismo le ragazze. La Gen Z chiede maggiore regolamentazione del web.

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Indagine sull'abuso online: il 79% dei casi riguarda l'aspetto fisico. Il bullismo colpisce di più i maschi, il cyberbullismo le ragazze. La Gen Z chiede maggiore regolamentazione del web.

Il 79% degli atti di bullismo e cyberbullismo riguarda l’aspetto fisico. A seguire l’orientamento sessuale (15%), la condizione economica (11%), l’origine etnica e geografica (10.5%), l’identità di genere (9%), la disabilità (5%) e la religione (4%). È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo, che ha coinvolto oltre 4.000 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni.

Le tipologie di violenza subite sono diverse tra i generi, a eccezione delle violenze psicologiche e verbali che colpiscono in egual misura maschi e femmine (71% in generale e per le femmine; 69% per i maschi). Si configura come un fenomeno più maschile, invece, il bullismo (68% contro 60%); al contrario, il cyberbullismo sembra colpire di più le ragazze (21% contro 16%). Tutte le tipologie segnano percentuali più alte tra chi si definisce non binario: violenze psicologiche o verbali e bullismo (80%), cat calling (66%), molestie sessuali (36%), cyberbullismo (27%).

La percezione del web della Gen Z, sottolinea ancora il report, è quella di un luogo pericoloso, su cui andrebbe esercitato un maggiore controllo. Per prevenire la violenza che passa dalla rete, per 6 ragazzi su 10, sarebbe utile una maggiore regolamentazione della stessa.

a cura di Fruzsina Szikszai