La metà degli studenti italiani è convinta che l’intelligenza sia un tratto innato: per la creatività il dato sale a 61%. Questa convinzione, però, può e deve essere superata. Promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze è infatti un tema di grande rilievo per la pedagogia contemporanea. In risposta a questa esigenza, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha condotto l’indagine internazionale per misurare il ’creative thinking’ espresso dai quindicenni che prendono parte all’Indagine periodica Pisa.
Attraverso 32 item di tipo interattivo, diversi e più dinamici dei tradizionali quesiti che richiedono una risposta scritta o la scelta di un’alternativa corretta in un ventaglio di possibilità strutturate, viene misurata la capacità dei giovani di generare idee diverse, produrre idee creative e
valutare e migliorare idee. Sono capacità che rientrano in quattro domini – espressione scritta, espressione visiva, risoluzione di problemi sociali e risoluzione di problemi scientifici – il cui possesso può influenzare in modo positivo il loro rendimento scolastico e un positivo inserimento sociale.
a cura di Fruzsina Szikszai