Lunedì 1 Luglio 2024

Un fatto, un’epoca: 1848

Nel 1848, l'Europa è scossa da moti democratici e rivoluzionari. Giovani intellettuali e masse popolari si uniscono per rivendicare cambiamenti. Monarchie cedono temporaneamente, ma alla fine riprendono il controllo. Papa Pio IX fugge dall'insurrezione popolare, dando vita alla Repubblica romana

1848

1848

"Che quarantotto!", "Qui è successo un quarantotto!"... Oggi non si sente più, ma ancora qualche decennio fa era la formula più usata dalle nonne che inorridivano per le camere messe a soqquadro. ’Un quarantotto’ significa infatti un gran rivolgimento.

1848, Primavera dei popoli. Dopo gli anni della Restaurazione, dal gennaio 1848 alla primavera 1849 l’Europa è pervasa da un’ondata di moti democratici, liberali, patriottici e anche rivoluzionari. Protagoniste sono le giovani generazioni, prevalentemente intellettuali e borghesi. Al loro fianco, però, si affacciano le istanze sociali delle masse popolari e operaie. Non è un caso che il manifesto del partito comunista di Marx ed Engels vada in stampa in quell’anno.

I primi moti si verificano in gennaio nelle Due Sicilie, dove Ferdinando II di Borbone deve concedere la costituzione. Seguono la Toscana e lo Statuto concesso da Carlo Alberto di Savoia. In Francia il re Luigi Filippo abdica e nasce la II Repubblica, dove sale alla presidenza Napoleone III, che poi reprime la rivolta operaia parigina di giugno. Insorgono anche Vienna e Berlino ma, dopo le iniziali concessioni, in autunno le monarchie riprendono le redini. Anche papa Pio IX concede la costituzione, ma nel gennaio 1949 è costretto a fuggire dall’insurrezione popolare e nasce la Repubblica romana, la cui breve esistenza sarà stroncata dalle truppe francesi di Napoleone III.

a cura di Cosimo Rossi