Venerdì 2 Agosto 2024

Un fatto, un’epoca: 10 giugno 1977

Il 10 giugno 1977, i Sex Pistols suonano "God Save the Queen" sul Tamigi durante il Giubileo d'argento della Regina Elisabetta II, scatenando polemiche e arresti. Il singolo diventa un simbolo del movimento punk rock.

10 giugno 1977

10 giugno 1977

Il giorno del Giubileo d’argento della Regina Elisabetta II, appunto, il 10 giugno 1977, i Sex Pistols cercano di suonare la canzone God Save the Queen da un barcone sul Tamigi, di fronte al palazzo di Westminster. Dopo una rissa tra la band e un cameraman la barca attraccò e undici persone furono arrestate.

La canzone salì al secondo posto nella classifica dei singoli. Sebbene circolassero delle voci, mai confermate né smentite, secondo le quali sarebbe arrivata al primo ma, dato il contenuto offensivo e provocatorio, le autorità avrebbero imposto di bloccarla al secondo posto. Il pezzo fu infatti bandito dalla radio della Bbc e l’Independent Broadcasting Authority (che regola le trasmissioni britanniche) proibì di mandare in onda qualsiasi sua esecuzione. Dato che molti negozi decisero di non vendere il singolo per la lesa maestà, il 45 giri originale è diventato il più ricercato dai collezionisti.

La frase conclusiva "No future" è diventata un vero e proprio emblema del movimento punk rock: anche se l’uso di quest’affermazione nella canzone è abbastanza ambiguo, quello che vuole significare è che non c’è futuro per il sogno dell’Inghilterra. I Sex Pistols intendevano intitolare la canzone proprio No Future, ma il manager Malcolm McLaren, sapendo dell’imminente Giubileo, convinse la band a cambiare il titolo in God Save the Queen, e ne ritardò l’uscita per farla coincidere con la manifestazione.

a cura di Cosimo Rossi