MELLONI FRANCESCA


Francesca Melloni
In Tralli

Mamma, cara Mamma
Il 27 Novembre hai dovuto andartene, hai gettato la spugna, non sei riuscita questa volta a sconfiggere un essere che ancora oggi non conosco per nome e cognome.
Cara Mamma, ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi, l'allegria e la mia pazzia per farti ridere ancora, per darti la forza ancora una volta di combattere chi per anni ha cercato di piegarti rendendoti invalida, tu proprio tu che eri la Donna più attiva, forte che io abbia mai conosciuto, tu che sei il nostro esempio di laboriosità, generosità, onestà ed amore per il prossimo.
Il nostro punto fermo, il nostro nido sicuro.
Tu che tutti ricordano con allegria, buona, sempre pronta ad accogliere ospiti alla tua profumata tavola.
Tu cara mamma che hai trascurato te stessa per pensare a noi figlie, al papà e poi ai tuoi adorati MARTA ed ANDREA.
Cara Mamma io voglio ricordarti non nei nostri peregrinaggi della speranza per vari ospedali dove abbiamo imparato che esistono le malattie autoimmuni, con me che ti sgridavo perchè non eri una paziente diligente ma, come la mamma pronta alla risata, allo scherzo, generosa, permalosa, che mi sgridava senza farmi paura perchè ero la bambina più vivace del mondo, la mamma e la nonna sempre pronta a giocare ed ascoltare che non ha mai lesinato baci e carezze.
Non sai cosa avrei dato per toglierti quel peso sul cuore, curarti le ferite dell'anima causate da tante brutte diagnosi che ti hanno intristita e da persone che ti hanno ferita con la loro cattiveria.
Ma ora solo silenzio nella tua casa che hai veramente costruito con le tue mani mattone dopo mattone compagna del papà per 52 anni che hai voluto arrivare a "festeggiare" con la tua presenza per poi volare in cielo stella tra le stelle più brillanti proprio il giorno del vostro anniversario di nozze.
Cara Mamma Francesca, ho urlato al vento e sussurrato alle tue orecchie di non arrenderti ma poi gli ultimi momenti ho dovuto dirti di lasciarti andare, di non aver paura, che il nostro sarebbe stato un arrivederci.
Stai tranquilla che non lasceremo solo il papà, che continueremo ad essere una famiglia, a ritrovarci attorno al tuo tavolo in cucina sostenendoci nel bene e nel male.
Mi manchi già Mamma, la casa è piena di te e vuota nello stesso momento.
Buon viaggio cara Mamma, ti ho amato tanto e sarai sicuramente dentro di me perchè come hai detto siamo carne della stessa carne, spirito dello stesso spirito ma...mi, ci hai lasciato un grosso buco nel cuore.
Ti amo tanto, ti amiamo tanto.

CRISTINA, MARTA, SILVIA, ANDREA e CESARE.

Ponte Rodoni, 30 Novembre 2018

O.F. Ghedini, Bondeno (Fe), t. 0532 893078