Napoli, 26 gennaio 2024 – Condanna definitiva per Vincenzo De Luca, il governatore dovrà pagare 100mila euro per un danno erariale causato dalla promozione di quattro vigili urbani: facevano gli autisti, ma percepivano stipendi da dirigenti della sua segreteria. Lo ha deciso in Appello la Corte dei Conti partenopea.
Il caso
La bufera era scoppiata dopo il trasferimento dei quattro vigili dal Comune di Salerno ai piani alti della Regione Campania. Promossi negli uffici dello staff di De Luca, erano pagati fior di quattrini: incassavano lauti stipendi da dirigenti, ma venivano impiegati come autisti del presidente campano. A fare luce sulla vicenda era stata un’indagine della guardia di finanza di Napoli.
La finta promozione
I quattro vennero inizialmente distaccati in posizione di “comando” in Regione, per svolgere le mansioni di autista di De Luca. Poi furono contrattualizzati come “responsabili di segreteria” nell'ufficio di diretta collaborazione della Presidenza della Giunta Regionale. E, in quella veste, venne loro corrisposta una indennità dirigenziale continuando, secondo quanto poi è emerso dagli accertamenti dai finanzieri, a svolgere esclusivamente le mansioni di autista.
Aumenta il risarcimento
De Luca era stato condannato in primo grado a risarcire 59mila euro. La Corte dei Conti aveva ravvisato un dolo dovuto alla disparità tra stipendi, ruoli fittizi e i reali incarichi dei quattro vigili urbani. Il governatore è poi ricorso in Appello. E ora la sentenza di secondo grado ha riformato il giudizio, aumentando il danno erariale in una stima di oltre 100mila euro.
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