Napoli, 31 maggio 2022 - Veronica lotta tra la vita e la morte. Il 15 maggio è stata investita da una moto che correva a tutta velocità lungo via Tribunali, a Napoli: moto appartenente ad elementi vicini ai clan della zona, tanto che dopo poco una ventina di malintenzionati tornarono sul posto per recuperare il veicolo e minacciare i testimoni.
Da due settimane Veronica è ricoverata in gravi condizioni nell'ospedale Cardarelli: ieri il compagno, Raffaele Del Gaudio, ha lanciato un appello a donare il sangue per lei. "Non abbandonateci adesso, abbiamo bisogno di voi. Il gruppo è RH0 positivo“, l'appello di Raffaele a cui si è unita la voce del senatore Sandro Ruotolo. Stamane 31 maggio, 40 donatori si sono recati al Cardarelli, e quindici di loro hanno dichiarato di voler offrire il proprio sangue per le cure di Veronica.
La vicenda di Raffaele e di Veronica ha suscitato commozione e solidarietà. La coppia - lui napoletano, lei cilena - ha aperto da alcuni mesi un ristorante in via dei Tribunali. La moto l'ha travolta proprio mentre girava tra i tavoli all'aperto del locale. Il gruppo di malintenzionati giunto poco dopo a scopo intimidatorio prese a spintoni anche alcuni avventori del locale, che accortisi di quanto avveniva erano intervenuti a difesa della coppia.
Raffaele, Danilo, Fabio hanno scelto di restare a Napoli, di non andare via e di costruire tra i vicoli il loro futuro e coltivare la speranza di una città diversa. Hanno investito il Tfr del loro papà e partecipato al bando 'Resto al sud'. Cosi è nato il ristorante in via dei Tribunali 'Cala la pasta'. E domenica scorsa, su questa storia in discontinuità, è scesa la notte più buia. Veronica, in queste ore, lotta tra la vita e la morte. E loro, nonostante tutto, hanno denunciato gli aggressori. Una paranza violenta che minaccia e incute paura e tiene sotto scacco cittadini e commercianti, che vivono nella paura e diventa difficile denunciare.
Ruotolo: "Una storia che ci riguarda tutti"
"Raffaele, Danilo, Fabio con l'associazione commercianti AForcella, invece, ci hanno messo la faccia - il post di Ruotolo su Facebook - Questa è una storia che riguarda noi tutti. È una storia di una città che deve riprendersi il suo diritto al futuro. Occorre illuminare questo pezzo di via Tribunali. Non devono esistere più le 'terre di nessuno'. Serve più presenza delle forze dell'ordine, l'estensione della Ztl, anche in questo pezzo di Decumano, e la videosorveglianza. La Camera di Commercio con il presidente Ciro Fiola si è resa disponibile nell'acquisto delle telecamere. Non è un costo ma un investimento, una sinergia tra privato e pubblico che potrebbe essere una strada veloce per lanciare un segnale alla gente, sempre più disorientata e sfiduciata.
Ciò che è accaduto a 'Cala la pasta' è un episodio da non sottovalutare, una spia seria di un fenomeno nuovo: quello dell'ideologia camorrista. Abbiamo fiducia negli investigatori e speriamo che in tempi brevi vengano identificati e fermati i violenti. Sarebbe bello vivere in un Paese dove non ci sia bisogno delle divise ma siamo di fronte a una nuova emergenza, l'ennesima, e occorrono le forze dell'ordine perché i cittadini, i tanti turisti, i commercianti vanno difesi concretamente. Più in generale alla complessità dei fatti occorre organizzare una risposta collettiva e collegiale. Tutti insieme dobbiamo costruire le risposte. Ci auguriamo che fino a quando non saranno colpiti i responsabili del raid di domenica sera, i titolari di 'Cala la pasta' siano adeguatamente protetti. Veronica, Raffaele, Danilo e Fabio sono l'oro di Napoli. Sono cittadini coraggiosi che hanno sfidato l'omertà, la paura e hanno denunciato" la paranza, che domenica sera ha investito Veronica, ora ricoverata all'ospedale Cardarelli.