Napoli, 11 gennaio 2023 - Dopo tre anni dalla morte c'è una data. Chiusa l'indagine sulla morte di Ugo Russo, il 15enne napoletano ucciso da un carabiniere 23enne libero dal servizio che stava rapinando a Napoli.
Al via l'udienza preminare l'8 febbraio
Omicidio volontario. La procura ha chiesto e ottenuto la fissazione dell'udienza preliminare che si terrà il prossimo mese, l'8 febbraio. Imputato il militare dell'Arma Christian Brescia che ha sparato contro il ragazzo che poco prima con una pistola giocattolo senza il tappo rosso gli aveva portato via il Rolex.
Sarà sempre in questa sede che il giudice dell'udienza preliminare stabilirà se Brescia sarà rinviato a giudizio. La famiglia di Ugo Russo, rappresentata dagli avvocati Giovanni Fusco, Antonio Mormile e Domenico Di Donato, ha deciso di costituirsi come parte civile.
La notte in cui Ugo trova la morte
Era la sera del 29 febbraio 2020. Ugo Russo in sella a un motorino con un altro ragazzo tenta una rapina in via Generale Giordano Orsini a pochi passi da Piazza del Plebiscito a Napoli. Ha con sè una pistola giocattolo priva del tappo rosso che punta a un uomo, che si scoprirà essere un carabiniere fuori servizio, che è a bordo di un'auto insieme a una ragazza.
Dalla perizia balistica è emerso che il baby rapinatore è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa mentre scappava. Dunque il militare, secondo la tesi dei pm, avrebbe fatto fuoco mentre il ragazzo era di spalle e non costituiva più una minaccia.
I sostituti procuratori Simone de Roxas e Claudio Siragusa hanno anche allegato alla richiesta non solo i dati tecnici delle perizie ma anche diverse intercettazioni telefoniche e ambientali, novità questa dal punto di vista investigativo.