Napoli, 3 dicembre 2024 - Minori mandati in trasferta per truffare gli anziani. Si spostavano in treno o a bordo dei Flixbus da Caivano verso il resto d’Italia, poi tornavano nel Napoletano con le corse piene di soldi e oggetti preziosi. Sgominata la banda di Caivano, un’organizzazione strutturata per truffare ed estorcere denaro e gioielli agli anziani.
Sono 15 le persone arrestate per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni e truffe ai danni di anziani. Le indagini hanno definito l’organigramma della banda, con i ruoli assegnati a ciascuna pedina: dai centralisti - cioè coloro che si occupano di telefonare agli anziani da truffare - ai procacciatori di vittime e i trasfertisti, che raggiungevano il luogo dove mettere a segno la truffa, in tutta Italia.
“Spesso venivano utilizzati anche dei minori, come trasfertisti, per mettere a segno truffe agli anziani". È quanto ha spiegato oggi la procuratrice di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, a seguito dell'esecuzione di misure cautelari a carico dei 15 indagati.
Come venivano agganciate le vittime
Le vittime venivano contattate telefonicamente: i truffatori si fingevano figli o nipoti, oppure appartenenti alle forze dell'ordine, affermando, ad esempio, che bisognava versare una somma di denaro per evitare l'arresto di un familiare. Un altro caso di truffa ha previsto, invece, la telefonata di un dipendente di un ufficio postale.
Le intercettazioni delle telefonate
Ecco l'intercettazione è stata fatta ascoltare nel corso della conferenza stampa in procura. “Non riesco a scaricare la fattura del pagamento come anticipo di 500 euro che stamattina ha mandato suo nipote. Mi dispiace per suo nipote e suo marito, che è qui da garante, ma il contratto non vincolabile che hanno firmato comprendeva una clausola: in caso di mancato pagamento nei termini previsti si va incontro a una denuncia penale”, dice il finto operatore al telefono con la vittima, la quale, al quel punto, si dice disponibile a pagare una somma di 3.400 euro, ma, non avendo molti contanti a disposizione in casa, e per evitare un "intervento della polizia postale", accetta di consegnare dei gioielli.
Le istruzioni: "Sbattila per l'aria e vattene"
"Qualche collana… qualche bracciale… anelli…", suggerisce il finto operatore. La donna risponde: "Ho tre bracciali, tre orologi, delle spille, una collana d'oro…". C'è, infine, un ulteriore caso nel quale era stata consegnata la somma di 3.700 euro, ma, al diniego della vittima di raggiungere la cifra di 5mila euro, il "centralista" dice al trasfertista, urlando: "Sbattila per l'aria e vattene".