Torre del Greco (Napoli), 7 gennaio 2024 – "Ti ammazzo, ti do fuoco con la benzina, ti taglio l'altra gamba e ti metto sulla sedia a rotelle”. Sono le minacce subite da una donna 46enne, disabile per aver perso uno degli arti inferiori, quando l’ex compagno di 50 anni si è presentato sotto casa a Torre del Greco. L’uomo è stato fermato dall’intervento dei carabinieri che lo hanno arrestato con l’accusa di atti persecutori.
Cosa è accaduto
La storia, l'ennesima legata alla violenza di genere, vede la vittima costretta a rinchiudersi in casa dei genitori e un uomo che, non accettando la fine della loro breve relazione, aveva iniziata a perseguitarla, fino a creare ben 27 diversi profili social pur di ricattarla. La svolta è iniziata attorno alle 18.30 di ieri, quando i carabinieri di Torre del Greco ricevono la segnalazione di un soggetto che sta minacciando l'ex compagna. I militari raggiungono l'abitazione al secondo piano e trovano il 50enne già noto alle forze dell'ordine e in evidente stato di alterazione psicofisica causata probabilmente dall'uso di stupefacenti. Anche in presenza dei militari continua a minacciare la ex compagna. La vittima disabile vive con i propri genitori che - nonostante l'età avanzata - sono stati i primi a difendere la figlia. Per bloccare l'uomo i due carabinieri giunti sul posto hanno non poche difficoltà ed è necessario l'intervento di un'altra gazzella per immobilizzarlo e trasferirlo in caserma.
La vicenda
Negli uffici della caserma di Torre, più tardi, arriva anche la vittima e sarà lì che i militari - coordinati dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Torre Annunziata – ricostruiranno la vicenda: la vittima avrebbe avuto una relazione durata otto mesi, l'ultimo dei quali caratterizzato da una convivenza. In questi otto mesi vi sarebbero stati vessazioni ed umiliazioni continue. Il culmine sarebbe stato raggiunto con un messaggio quando lui postò sui social dopo l'ennesima lite, messaggio nel quale faceva riferimento alla smorfia napoletana, alla donna e al numero 77 (anno di nascita della compagna ma pure “le gambe” per la tradizione partenopea). La donna allora aveva deciso di farla finita e chiudere la storia. Nessuna denuncia, nonostante i quotidiani tentativi del 50enne di contattarla. La donna aveva rifiutato ogni tentativo di riavvicinamento e, malgrado i 27 profili social creati dall'uomo - che lei aveva bloccato - si è vista l'ex compagno davanti alla porta di ingresso dell'abitazione nella quale era andata a vivere con i genitori. Stando a quanto raccontato dalla vittima, erano giorni che non usciva: aveva preferito stare in casa proprio per paura che tutti quei messaggi e quelle minacce di morte o di dare fuoco a lei e suo padre si realizzassero. L'uomo - che in passato era già stato denunciato per analoghi episodi sia dalla prima sia dalla seconda moglie - è stato arrestato e trasferito in carcere. Perquisita la sua abitazione, nella quale i militari hanno trovato e sequestrato una dose di cocaina.
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