Napoli, 6 maggio 2021 – Nuovi risvolti nell’omicidio di Maurizio Cerrato, l’uomo ucciso il 19 aprile scorso, a Torre Annunziata, in seguito a una lite per un parcheggio davanti agli occhi della figlia. Il Comune della città in provincia di Napoli ha infatti deciso di costituirsi parte civile in questo procedimento, che vede imputati quattro uomini con l’accusa di omicidio volontario.
La decisione
La giunta municipale guidata dal sindaco Vincenzo Ascione ha approvato la proposta a firma dell'assessore alla Trasparenza e all'Anticorruzione, Lorenzo Diana. ''La gravità degli episodi imponeva la doverosa costituzione di parte civile del Comune – ha affermato Diana -. L'amministrazione comunale sarà sempre al fianco dei familiari di Maurizio Cerrato e offrirà loro il proprio incondizionato sostegno. Questi due atti hanno anche lo scopo di salvaguardare l'immagine della città e fare gli interessi della parte sana della stessa, che rappresenta la stragrande maggioranza''.
I fatti di tre settimane fa
La sera del 19 aprile Cerrato si era fermato per acquistare cibo da asporto in compagnia della figlia, ma un individuo aveva rivendicato la titolarità di quel posto auto, inveendo contro la ragazza colpevole, a suo dire, di aver spostato una sedia che lo occupava abusivamente. Cerrato, che aveva preso immediatamente le difese della figlia, era stato prima colpito con un gonfiatore portatile e poi accoltellato.
Le reazioni
Nei giorni successivi, grazie alle immagini di videosorveglianza della zona, vennero arrestate quattro persone, tutte accusate di omicidio volontario. Il Comune, che nei giorni successivi all’omicidio aveva già annunciato una stretta nei confronti dei numerosi parcheggiatori abusivi della città, ha ora deciso di inviare un ulteriore segnale forte, di contrasto alla criminalità, costituendosi anche parte civile nel processo contro i quattro uomini accusati dell’omicidio.