Napoli 24 aprile 2021 - Fiori e messaggi nel luogo dove Maurizio Cerrato è stato aggredito e ucciso lunedì 19 aprile. Si è svolta a Torre Annunziata, nel Napoletano, la manifestazione promossa dalla locale sezione dell'associazione Libera per commemorare l'uomo ucciso a 61 anni per aver difeso la figlia, la cui vettura poco prima era stata danneggiata con la foratura di uno pneumatico, solo perché aveva deciso di parcheggiare in un posto sulla pubblica strada occupato da una sedia.
Molto toccante il momento nel quale sono arrivate la moglie, Tania Sorrentino, e la figlia maggiore di Cerrato, Maria Adriana. L’Amministrazione comunale, inoltre, ha omaggiato l’uomo con una corona di fiori. Per evitare possibili assembramenti, l'iniziativa è continuata fino alle 21 per consentire a più persone di partecipare senza trasgredire le norme anti-Covid.
Europa Verde presente alla manifestazione
"Abbiamo voluto essere presenti qui a Torre Annunziata per testimoniare, insieme ai tantissimi cittadini intervenuti, la vicinanza alla famiglia di Maurizio Cerrato in un momento così difficile, e il nostro rifiuto netto e incondizionato alla cultura camorristica della violenza e della sopraffazione". Così il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, e Fiorella Zabatta, componente dell'esecutivo nazionale del Sole che Ride, presenti insieme a una delegazione di Europa Verde.
I due esponenti verdi sottolineano che "la circostanza che i quattro presunti assassini non appartengano a nessun clan camorrista non toglie il fatto che hanno agito come tali. In quattro contro uno hanno ucciso barbaramente un uomo onesto. La testimonianza delle persone a questa iniziativa, provenienti da tanti comuni della Campania, ci fa ben sperare nella capacità della nostra comunità di reagire e contrastare ogni fenomeno criminale, in qualunque forma si manifesti. Ci stringiamo intorno alla moglie e alla figlia di Maurizio nel chiedere giustizia e auspichiamo che la magistratura faccia presto a giudicare quanto accaduto con la dovuta severità".
Gli arresti
Le immediate indagini dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata hanno portato pochi giorni dopo l’omicidio Cerrato all’arresto di G. S., 51 anni, D. S.,51 anni, A.V., 26 anni e A.C., 33 anni, finiti nel carcere napoletano di Poggioreale con l'accusa di omicidio volontario in concorso, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Nei confronti di tre dei quattro indagati, sono emersi precedenti penali: per due uomini si tratta, secondo gli inquirenti, di precedenti "significativi".
L’impegno delle forze dell’ordine si sta rivelando comunque complesso: le attività investigative sono state ostacolate fin dall’inizio dall'assenza di immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e dal clima di omertà che da subito ha avvolto l’episodio.