Napoli, 14 giugno - Una sequenza di eventi sismici è in corso nell'area dei Campi Flegrei. L'Osservatorio Vesuviano ha registrato in via preliminare 4 terremoti con magnitudo massima 2.1; l'evento più significativo, localizzato in zona Cigliano nel comune di Pozzuoli (Napoli), si è prodotto alle 14.58 alla profondità di 2.7 km.
Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, fa sapere che "l'Amministrazione comunale di Pozzuoli, insieme alla Protezione comunale, segue da vicino l'evolversi della sequenza sismica in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno".
661 terremoti solo a maggio
Durante il mese di maggio 2023 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 661 terremoti con una Magnitudo massima di 3.5.
Di questi, 633 eventi (circa il 96% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 25 eventi (circa il 3.5% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 2 eventi (circa lo 0.3% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9 e 1 evento (circa lo 0.2% del totale) ha avuto una magnitudo maggiore o uguale a 3.0.
In totale sono stati localizzati 331 eventi (circa il 50% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Bagnoli, Solfatara-Pisciarelli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4.5 km.
Una forte scossa era stata registrata non solo a Pozzuoli ma anche a Napoli 3 giorni fa, l’11 giugno.
Sollevamento di quasi un metro in una decina d'anni
Il sollevamento registrato alla stazione di Rione Terra, a partire da novembre 2005, è di circa 109.5 cm, di cui circa 76 cm da gennaio 2016.
Le misure termografiche nelle aree monitorate mostrano andamenti della temperatura in diminuzione nell'area della Solfatara e in aumento in quella di Pisciarelli.
Cosa sono i Campi Flegrei
I campi flegrei sono un tipo di vulcano a caldera (a forma di conca) che si trova nel comune di Pozzuoli a 458 metri sul livello del mare. L’inizio dell’attività eruttiva è datata a 60mila anni fa. L’ultima eruzione risale al 1538. Ora si trova in stato di quiescenza ma da mesi è scattato l’allarme giallo, la ‘crosta’ della copertura del vulcano si è alzata negli anni e si è indurita. Su questo fenomeno ci sono interpretazioni differenti, dalle più catastrofiche a quelle più ottimistiche.