Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Terremoto Napoli, forte scossa a Pozzuoli. Vertice col sindaco. Timori per il supervulcano

La terra torna a tremare: due le scosse, la più forte di magnitudo di 3.6. Secondo uno studio i Campi flegrei, in allerta gialla, sarebbero vicini alla rottura. Ma per l’Ingv dalla crosta potrebbe uscire il gas, ponendo fine al bradisismo. Borelli: “Sgravi fiscali per messa in sicurezza edifici”

L'epicentro del terremoto (Fonte Ingv)

Napoli, 11 giugno 2023 – Trema ancora la terra ai Campi Flegrei. Stamattina una forte scossa di terremoto ha svegliato l’hinterland di Napoli. “E’ stata una delle più forti che abbia mai sentito”, commenta qualcuno su Twitter, spaventato. Il sisma è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 8.44 di oggi. La magnitudo stimata è di 3.6, la profondità 3 chilometri. L’epicentro viene collocato a due km da Pozzuoli. Bacoli, Quarto, Procida, Marano i Comuni più vicini. Napoli dista 12 km. 

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Il sindaco: “Vertice con Osservatorio e Protezione civile”

"Cari concittadini, comprendo le preoccupazioni di oggi e degli ultimi mesi per via del susseguirsi degli eventi sismici sul nostro territorio. Non è semplice la convivenza con questi fenomeni e la scossa di questa mattina turba tutti noi. Al momento non ci sono segnalazioni di danni". Lo scrive sulla pagina Facebook il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. La scossa oltre che ai Campi Flegrei è stata avvertita anche dai cittadini ai piani alti di Napoli. "Siamo quotidianamente in contatto con i vertici dell'Ingv per il monitoraggio del fenomeno e ogni tipo di cambiamento di scenario sarà immediatamente comunicato. Ho già preso contatti diretti con i vertici dell'Osservatorio e della Protezione Civile e nelle prossime ore terrò un altro vertice in seguito alla scossa di stamane", aggiunge. Il primo cittadino spiega che sono state due le scosse di terremoto, una più lieve ed un'altra più forte registrate stamattina ai Campi Flegrei: "L'Osservatorio Vesuviano ha comunicato a questa amministrazione l'accadimento di due eventi sismici in sequenza. Il primo di magnitudo 1.6 ± 0,3 localizzato in prossimità di via Antiniana si è prodotto alle 08.17 (ora locale), alla profondità di 2.5 km. Il secondo, di magnitudo 3.6 ± 0.3 si è prodotto alle ore 08.44, ora locale, alla profondità di 2.8 km in prossimità di via Fasano".

Lo scorso 8 maggio c’è già stato un vertice per stabilire un piano di fuga dalla zona rossa.

Il supervulcano “vicino alla rottura”

Intanto crescono i timori per la possibile eruzione di un “supervulcano” dei Campi Flegrei dormiente da due secoli. Uno studio dello University College di Londra, citato dall’emittente americana Cbs News, parla di questo rischio. Secondo questa ricerca, che si serve di modelli di un modello di fratturazione per interpretare i terremoti e il sollevamento del suolo, il vulcano si sarebbe indebolito nel tempo e sarebbe più vicino alla rottura

L'autore principale, il professor Christopher Kilburn (UCL Earth Sciences), ha dichiarato in un comunicato stampa diffuso su EurekAlert: "Il nostro nuovo studio conferma che i Campi Flegrei si stanno avvicinando alla rottura. Tuttavia, questo non significa che un'eruzione sia garantita. La rottura può aprire una crepa attraverso la crosta, ma il magma deve ancora essere spinto verso l'alto nel punto giusto perché si verifichi un'eruzione". 

Visite notturne negli anni ai campi Flegrei per assistere al suggestivo fenomeno dello solfatare
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Invg: “Non c’è magma per un’eruzione”

"A differenza da quanto è stato titolato da alcuni, possiamo dire che i Campi Flegrei non sono vicini a una possibile eruzione", ha detto all'Ansa Francesca Bianco, a capo del dipartimento Vulcani dell'Ingv, commentando alcuni titoli della notizia diffusi a livello internazonale. A generare una certa preoccupazione, con chiamate dalla cittadinanza alla protezione civile, sono stati infatti alcuni articoli usciti prevalentemente sulla stampa straniera, nei quali si è data un'interpretazione allarmistica dello studio appena pubblicato su Nature frutto di una collaborazione tra University College di Londra e l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Campi flegrei in allerta gialla dal 2012

"É un fatto che la situazione dell'area è dinamica, più precisamente definita di unrest o non riposo, e partire dal 2012 i Campi Flegrei sono a livello di allerta gialla dopo la ripresa di alcune attività, già dal 2005", ha detto ancora la ricercatrice. Ad attirare l’attenzione sono alcuni parametri, come il numero di scosse sismiche più frequenti, il sollevamento del terreno, che nel centro di Pozzuoli è arrivato a salire fino a 1 metro in circa 20 anni, e le caratteristiche chimiche delle fumarole. "Da questi dati - ha detto Bianco - si deduce la presenza, in profondità, di un gas di origine magmatica, ma non contenente magma, generato da un magma profondo oltre 8 chilometri. A produrre le dinamiche che osserviamo è l'interazione di questi gas con il sistema idrotermale presente nella caldera".

Crosta meno elastica con fratture

Il nuovo studio ha ora analizzato come questi fenomeni di rigonfiamento della crosta, che si sono registrati più volte anche in forma più evidente per quasi tutto il '900, abbiano indotto modifiche alle caratteristiche strutturali della crosta stessa. Ne emerge che questi effetti combinati hanno reso la roccia meno elastica, dunque può fratturarsi più facilmente. "In un contesto di questo tipo - ha detto la direttrice del dipartimento vulcani - ove mai la situazione dovesse cambiare, passando dall'attuale attività idrotermale ad attività magmatica, allora la risalita del magma potrebbe trovare meno ostacoli nella risalita. Ma perché ciò avvenga servirebbe che ci sia del magma in superficie”.

Fratturazione: se la caldera si svuota, fine del bradisismo

Gran parte degli studiosi e tecnici sono concordi nel dire che non c'è magma in superficie. Se non c'è magma, non c'è neanche la possibilità di vedere scenari catastrofici, ossia un'eruzione". Invece, nello scenario attuale potrebbe addirittura accadere che questa tendenza alla fratturazione possa far 'svuotare' più facilmente il terreno dai gas e portare allo stop degli attuali fenomeni di bradisismo, tanto da far nuovamente abbassare il suolo che si innalzato in questi anni.

"La più forte degli ultimi anni”

La nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.6 della scala Richter con epicentro Pozzuoli, avvenuta intorno alle 8.44 del mattino, è la più forte tra quelle registrate negli ultimi anni. Avvertito da buona parte della popolazione locale, l'evento sismico è motivo di preoccupazione per i cittadini che, pur convivendo da sempre con questi fenomeni, hanno posto da tempo la questione dei danni ai fabbricati provocati dalle continue scosse". Lo sottolinea, in una nota, il deputato di Alleanza Verdi - Sinistra Francesco Emilio Borrelli membro della commissione finanze alla Camera.

Comuni Area Flegrea: audizione alla Camera

"Già lo scorso 1 giugno una delegazione delle rappresentanze istituzionali dei comuni dell'Area Flegrea interessati dal fenomeno con i vertici della Regione Campania e dell'Osservatorio Vesuviano ha svolto un'audizione alla Camera, su mia richiesta, per ottenere facilitazioni e sgravi fiscali per le opere di manutenzione e messa in sicurezza dei fabbricati dell'area flegrea come previsto da un ordine del giorno che ho proposto in parlamento e che è stato votato all'unanimità con il parere positivo del Governo - spiega - Lo ritengo un sostegno concreto per una popolazione costretta a convivere quotidianamente con il bradisismo con l'obiettivo primario della messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici e privati. Ho parlato nuovamente stamattina con il presidente della Commissione Finanze, Marco Osnato, affinché si acceleri l'iter burocratico per approvare un decreto che fornisca così un valido strumento di prevenzione dei danni alla cittadinanza".

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