Napoli, 11 marzo 2024 – Torna a tremare la terra a Napoli. Una scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata avvertita alle 19.08 di oggi nel raggio di 20 km dall’epicentro, localizzato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) alle pendici del Vesuvio, in una zona fortemente popolata. Il terremoto è stato registrato a 2,9 chilometri di profondità: si tratta di un sisma piuttosto superficiale e quindi nettamente percepito nonostante la bassa intensità. Paura fra la gente che in alcuni casi si è riversata in strada. Tante le testimonianze su X, per qualcuno è stata “la scossa più forte sentita in vita mia”, chi racconta di un “boato”, chi di divano e letto in movimento. Al momento non è stato segnalato nessun danno.
Succede a una settimana dall'anniversario dell'ultima eruzione del Vesuvio, cominciata il 18 marzo del 1944 durante la seconda guerra mondiale.
Dov’è l’epicentro
Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio, Sant'Anastasia i comuni più vicini all’epicentro, lontani solo 2 km.
Vesuvio e Campi Flegrei sono collegati? L’ironia partenopea
Molti napoletani hanno ironizzato immaginando che il “Sua Maestà” (il Vesuvio), invidioso dei Campi Flegrei, abbia voluto far vedere “chi comanda”, riprendendosi la scena. “Ci ritroviamo a dover scegliere tra Vesuvio o Campi Flegrei – twitta qualcuno – Non bene”. Ai Campi Flegrei, caratterizzati negli ultimi tempi dal fenomeno del bradisismo (innalzamenti e abbassamenti del livello del suolo, accompagnati da una serie di terremoti di bassa e media energia), oggi nessuno ha sentito niente.
Le zone hanno una struttura diversa, il Vesuvio è uno strato vulcanico (erutta da un unico condotto) mentre i Campi Flegrei sono un campo vulcanico, hanno cioè un vulcanismo diffuso. Distano chilometri ed esternamente sono separati. Ma c’è un collegamento in profondità? La questione è stata indagata a lungo e non è ancora risolta. Secondo quanto spiegava due anni fa il vulcanologo Claudio Scarpati a GeoPop test sulle onde sismiche hanno rilevato la presenza di una camera magmatica che da una profondità elevata (10 km) alimenterebbe entrambi i vulcani. L’analisi dei minerali presenti nelle due aree ha però mostrato che i due apparati sono incompatibili geochimicamente e questo dimostrerebbe che si tratta di due strutture distinte.
Notizia in aggiornamento