Giovedì 27 Giugno 2024

Cos’è la tecnica del filo inverso usata dalla banda di Napoli: rapine da film in Italia e all’estero

Pianificavano un colpo milionario in una banca belga i sei uomini arrestati, complice un basista della Romania. Spaccate negli istituti di credito tra Napoli e Parma, aggressioni agli imprenditori

Napoli, 19 giugno 2024 – Maschere in silicone sul volto e un basista all’interno delle banche: la banda del ‘filo inverso’ agiva come nei film. Nel covo napoletano dei rapinatori, i carabinieri hanno trovato tracce di un colpo milionario in una banca del Belgio, sventato dall’arresto di oggi.

Pedinavano e studiavano per giorni imprenditori e agenti di commercio, pianificando i giorni più propizi per i versamenti di denaro: poi li aggredivano con le armi spianate prima di arrivare in banca. Ma non si accontentavano di questo. Nel ‘curriculum’ della banda anche le spaccate con l’ariete alle filiali delle banche. Colpi in Italia, come quelli messi a segno nelle province di Napoli e Parma, ma anche all’estero con l’aiuto di un basista in Romania.

Oltre 131mila euro il bottino trovato dagli investigatori che oggi, su ordine della procura di Napoli Nord, hanno arrestato sei persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere e rapina aggravata dall'uso di armi. Un settimo complice è ancora ricercato.

Sgominata a Napoli la banda del filo inverso: colpi nelle banche di Napoli, Parma e in Belgio
Sgominata a Napoli la banda del filo inverso: colpi nelle banche di Napoli, Parma e in Belgio

Cos’è la tecnica del filo inverso

La tecnica usata dalla banda per compiere i reati è quella del ‘filo inverso’, la stessa usata per i grossi colpi da film. Un po’ come George Clooney e Brad Pitt in ‘Ocean's Eleven’, i rapinatori partenopei usavano un modus operandi silente e ben orchestrato: un'accurata pianificazione dei colpi fatta con lunghi appostamenti, osservazioni e pedinamenti.

Strategico il ruolo del ‘filatore’, il basista impegnato nel pedinamento e lo studio delle abitudini della potenziale vittima. Poi, incrociando tutte le informazioni ottenute, studiavano nei minimi dettagli il piano perfetto con la precisione di un chirurgo. 

Dieci mesi di indagini

Le articolate indagini hanno consentito di ricostruire i movimenti della banda. I rapinatori sono stati pedinati per mesi – dall’ottobre 2022 all’agosto 2023 – così gli inquirenti hanno scoperto il pericoloso sodalizio criminale composto da sei persone e dedito alla commissione di rapine con la tecnica del ‘filo inverso’, per un profitto complessivo di 131.620 euro. Identificati altri due complici, gravemente indiziati di avere avuto un ruolo in ulteriori due rapine.

Costose maschere teatrali

La base operativa del gruppo criminale era a Napoli. I colpi in banca venivano realizzati con la tecnica dell'ariete o della spaccata, ai danni di istituti di credito in provincia di Napoli e Parma. Tra gli obiettivi anche una banca del Belgio: in questo caso la rapina è avvenuta con la collaborazione di un basista in Romania e l'acquisto da un laboratorio teatrale di quattro speciali maschere in silicone, del valore di circa 500 euro ciascuna, per il sofisticato travisamento dei lineamenti del volto.

Auto e moto per i colpi

Tra i mezzi utilizzati dal sodalizio smantellato dagli inquirenti, c’erano telefoni cellulari dedicati, schede intestate a soggetti stranieri inesistenti, due pistole, un giubbotto antiproiettile e 11 tra motocicli e autovetture. Infine, è stato possibile raccogliere gravi indizi di reato a carico di altre due persone per la commissione di una rapina avvenuta il 6 ottobre del 2022 ad Arzano, in provincia di Napoli, ai danni del gestore di una tabaccheria per un profitto di 20mila euro, e di tre tentativi di rapina commessi, con analoghe modalità, tra febbraio e marzo 2023 nel comune di Pozzuoli.

Armi per intimidire

Gli indagati portavano illegalmente con sé armi, utilizzandole anche in pieno giorno per infrangere i finestrini delle auto delle vittime, ferme nel traffico e, in un'occasione, anche per esplodere dei colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio.

Nel corso dell'esecuzione di oggi, sono stati individuati sei dei sette soggetti destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare: uno di loro risulta irreperibile e sono tuttora in corso le ricerche per rintracciarlo.