Napoli, 29 agosto 2023 – “Giovedì Giorgia Meloni verrà al Parco Verde di Caivano”. Lo ha annunciato don Maurizio Patriciello, il parroco antimafia che aveva chiesto una visita della premier nel quartiere dello stupro di gruppo delle bambine di 10 e 12 anni. “Io sono tanto speranzoso: vediamo cosa accadrà dopo la visita”, ha aggiunto don Patriciello in una Caivano presidiata da numerose pattuglie delle forze dell'ordine, mentre le strade sono ancora semivuote.
E la presidente del Consiglio rassicura: non sarà una passerella, ma una presenza concreta da parte dello Stato. "Bonificheremo Caivano dalla criminalità”, ha fatto sapere la premier. “Bene l’impegno di Meloni, ma dietro ci sia sostanza”, è il commento del governatore campano Vincenzo De Luca.
Corteo a Caivano: assenti gli abitanti
Sono oltre 200 le persone che si sono unite alla manifestazione organizzata oggi dai comitati civici: tanti attivisti e rappresentanti delle istituzioni, ma pochi gli abitanti del quartiere. Segno che la gente ha paura.
Poche decine le persone residenti nel quartiere, in minoranza rispetto ad associazioni e rappresentanti delle forze politiche. In testa al corteo c'è don Maurizio Patriciello, che con altri cittadini regge dei cartelli con i quali si chiede di far rinascere il Parco verde. "Le bambine si amano, non si stuprano", recita uno striscione. Più indietro alcuni esponenti politici, tra cui l'ex presidente della Camera, Roberto Fico, con altri parlamentari del M5S.
Si è presentata anche una 85enne residente a Roma. “Ho letto di questa iniziativa – ha detto – e non potevo mancare. Don Patriciello merita il sostegno di tutti e se c'è da fare qualcosa, sarò sempre in prima linea”.
De Luca: “Caivano è l’inferno in terra”
Caivano è “l’inferno in terra”, De Luca chiede “lo stato d'assedio militare, come si fa quando mandiamo i reparti nei luoghi di guerra”. È l’allarme lanciato dal governatore campano Vincenzo De Luca a pochi giorni dello stupro di gruppo delle due cuginette di 10 e 12 anni del Parco Verde. Un quartiere difficile, dove a comandare sono le armi, la droga e la violenza. “Lo Stato oggi non c'è, bisogna togliere aria ai delinquenti”, commenta De Luca.
“Qui la vita di un essere umano vale 500 euro”, dice De Luca. Gli abitanti hanno paura che, dopo il clamore mediatico di questa terribile vicenda, sul quartiere torni a calare il silenzio. Era giù successo ai tempi di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni abusata e uccisa gettandola nel vuoto dall'ottavo piano di un palazzo: “Anche allora, passata la prima ondata di emozioni, sono scomparsi tutti”, ricorda De Luca.
De Luca: “Lo Stato oggi non c'è”
Caivano brucia come l’inferno tra le fiamme. “È un'espressione forte – continua il presidente della Campania – ma non riesco a trovarne un'altra. Dobbiamo dire, con grande spirito di verità, che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l'impegno di forze dell'ordine estremamente limitate. Serve uno stato d'assedio, come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere che per un anno bisogna togliere l'aria ai delinquenti che trafficano in droga”.
Summit con le scuole
De Luca ha messo in agenda per domani mattina, mercoledì 30 agosto, un incontro con il commissario prefettizio del Comune di Caivano e con i dirigenti scolastici della città. All’ordine del giorno un’unica voce: mettere a punto un programma di intervento su Caivano. "La Regione Campania – sottolinea il governatore – è l'unica istituzione che ha realizzato interventi al Parco Verde di Caivano. Abbiamo realizzato due campi sportivi che abbiamo dato in gestione a un'associazione e finanziato un intervento di oltre 1,2 milioni di euro per quattro istituti scolastici e altri interventi nel campo dell'edilizia scolastica. Abbiamo destinato 900mila euro al piano sociale di zona per gli interventi di ascolto di aiuto alle famiglie”.
Il camper della Polizia
A partire da oggi e fino a lunedì prossimo, la Polizia di Stato sarà presente nel Parco verde di Caivano con il camper simbolo della campagna antiviolenza ‘Questo non è amore’. L'iniziativa ha un doppio obiettivo: creare un contatto diretto tra le donne e una equipe di operatori specializzati, pronti a raccogliere le richieste di aiuto, e sensibilizzare i cittadini su tematiche che coinvolgono tutti indistintamente.