Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Spari a Napoli, gambizzato perché si oppone a furto scooter: è grave

La vittima, un ingegnere 32enne, stava facendo benzina ad un distributore nel quartiere di San Giovanni a Teduccio quando è stato affiancato dai due malviventi a volto coperto che, di fronte alla sua reazione, non hanno esitato a far fuoco

Rapina a distributore finisce nel sangue (immagine di repertorio)

Napoli, 30 marzo 2023 - Un uomo di 32 anni è in prognosi riservata, in pericolo di vita, a Napoli per essersi opposto alla rapina dello scooter. Il fatto nella tarda serata di ieri nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, in via Reggia di Portici. L'uomo, incensurato, secondo una prima sommaria ricostruzione dei militari stava facendo rifornimento di carburante al proprio scooter. Due sconosciuti avrebbero tentato di sottrargli lo scooter sotto la minaccia di una pistola. Al suo rifiuto gli avrebbero esploso alcuni colpi, ferendolo alle gambe. Il 32enne è stato portato all'Ospedale del mare ed è ora ricoverato in prognosi riservata. Indagini in corso dei Carabinieri della compagnia di Poggioreale.

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La dinamica della violenta aggressione

Poteva decisamente andare molto peggio all'ingegnere napoletano che si è opposto ai malviventi. La vicenda, che solo per un caso fortuito non ha avuto esiti peggiori per la vittima, colpita solo alle gambe, è stata delineata in ogni suo particolare grazie a un video del sistema di videosorveglianza recuperato e passato al setaccio dai carabinieri. Ad entrare in azione sono stati due banditi in sella a un grosso scooter: il primo, alla guida, indossava un casco mentre il secondo, il passeggero, aveva il passamontagna e in mano la pistola. Quest’ultimo, di fronte al rifiuto della vittima di consegnare la propria moto, ha sparato all'altezza del bacino. 

Entrambi i rapinatori sono ricercati dai militari dell'Arma. L'ingegnere è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alle gambe nell'ospedale del Mare di Napoli. È ricoverato in prognosi riservata ma sembra ormai che la sua vita non sia più a rischio.

A Napoli si continua a sparare, sia per degli omicidi volontari, come nel caso del 29enne Raffaele Malvone, pluripregiudicato, freddato due sicari davanti alla sua salumeria, domenica scorsa, 26 marzo, sia vittime innocenti di spari per motivi futili, come nel caso di Francesco Pio Maimone, raggiunto da un proiettile per il quale è indiziato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso Francesco Pio Valda, contrariato dal fatto che un altro giovane gli avesse sporcato le scarpe.

Notizia in aggiornamento

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